Rapinatore degli anziani trevigiani ha confessato davanti al giudice: «I soldi mi servivano per la droga». Messo agli arresti domiciliari

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CONEGLIANO (TREVISO) - Messo agli arresti domiciliari il rapinatore degli anziani Renato Meneguz che davanti al giudice ha confessato: «I soldi mi servivano anche per la droga». Il 50enne difeso dall'avvocato Alessandra Nava è stato interrogato questa mattina, 5 gennaio, davanti al giudice Marco Biagetti ed ha ammesso le proprie responsabilità in tutti e tre i colpi ai danni di diversi anziani trevigiani: una 81enne in casa sua, un sacerdote in canonica e un 80enne in strada. Convalidata la misura cautelare di arresti domiciliari. Consentiti gli spostamenti al lavoro da muratore che svolge e l'obbligo di presentarsi al Serd

Le rapine ai danni di due anziani e un parroco

Gli episodi sono stati commessi nel novembre scorso, tutti in meno di 24 ore, in varie località della provincia di Treviso. Vittime delle aggressioni sono, rispettivamente, una 81enne sorpresa dal malfattore in casa, un anziano sacerdote violentemente aggredito nella canonica della sua Parrocchia ed un 80enne strattonato in strada mentre stava facendo una passeggiata. A creare più sgomento è stata proprio l'aggressione a Mareno di Piave a don Adriano Zanette, classe 1945, a cui il 50enne aveva in precedenza già chiesto dei soldi e che il 27 novembre, ha spinto violentemente contro il muro costringendogli a dargli altri soldi. E, prima di scappare, il 50enne ha anche tentato di caricare la propria bici sulla macchina del sacerdote per poi allontanarsi a bordo dell'auto stessa. Ad assistere a tutta la scena è stato un passante attirato dalle urla del sacerdote ed è stato minacciato in malo modo dal 50enne anche con una forbice. Meneguz è poi scappato in sella alla bici. Il don è ricorso alle cure dei sanitari, per lui una prognosi di sei giorni. 

 

 

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Il Gazzettino