Maratoneta morto scivolando sul ghiaccio in montagna, il ricordo del fratello campione di rally

Daniele Martinis durante una gara
CORDENONS - Daniele Martinis è stato tradito da una delle sue tante passioni: la montagna e il brivido di raggiungere le vette più alte. Era tutt’altro...

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CORDENONS - Daniele Martinis è stato tradito da una delle sue tante passioni: la montagna e il brivido di raggiungere le vette più alte. Era tutt’altro che uno sprovveduto, ma sabato pomeriggio, nonostante calzasse i ramponi, il 48enne è scivolato a quota 1.400 metri, in un tratto di sentiero impervio e ghiacciato che conduce da Andreis al bivacco Dell’Asta. Il dramma si è consumato davanti agli occhi della compagna Alessandra, che ha immediatamente allertato i soccorsi. La notizia del suo decesso è stata subito comunicata ai familiari e, in particolare, al fratello Fabrizio, campione di rally che a Cordenons è uno dei soci della carrozzeria Jolly.

IL RICORDO
«Daniele – racconta Fabrizio – aveva la mia stessa passione per le macchine da corsa. E, seppure si fosse messo già in mostra in diverse occasioni, ha preferito intraprendere altre strade. Ha scelto la corsa a piedi, le lunghe distanze e i percorsi di montagna». Era un ultramaroneta. Da qualche periodo soffriva di un dolore al ginocchio che gli impediva di allenarsi come voleva. Aveva quindi ripiegato sulle escursioni. Sabato pomeriggio è morto a poca distanza dalla meta, il bivacco dove avrebbe trascorso la notte con la compagna.


L’IMPEGNO POLITICO
Sono tante le persone che a Cordenons si ricordano di lui e del suo grande impegno nello sport e nella politica. È stato candidato due volte, nel 2006 e nel 2011, nella lista dell’Udc per le elezioni amministrative. «Non è mai riuscito a entrare in Consiglio – afferma Daniele D’Andrea, rappresentante del centro di Cordenons – ma non posso dimenticare il suo grande impegno e la voglia di mettersi in gioco. L’ho scoperto poco prima dell’inizio della campagna elettorale del 2006: un ragazzo serio e volenteroso, che con umiltà e capacità è stato determinante nell’apportare idee e contenuti al partito e alla coalizione di centrodestra. Da qualche anno non ci sentivamo più, la notizia della sua morte mi ha sconvolto».


LA FAMIGLIA


Martinis, che lascia una figlia di 13 anni, lavorava con un contratto a part-time in una concessionaria di auto usate a Pordenone. Si dedicava, forte dell’esperienza in carrozzeria maturata con il fratello, alla manutenzione e lucidatura dei veicoli. La sera, prima di rincasare ad Andreis, andava quasi sempre a Cordenons a salutare gli anziani genitori Remo e Adriana originari di Ampezzo. «Ci siamo sentiti venerdì – non si dà pace Fabrizio – per prendere alcune decisioni proprio su mamma e papà. Non avrei mai pensato che sarebbe stata l’ultima volta». Il funerale di Daniele Martinis sarà celebrato mercoledì a Sclavons. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino