Musica troppo alta, attaccato per vendetta il locale di Gaiarine. Il titolare riapre ma ha paura: «Temo che il vandalo torni a colpire»

Musica troppo alta, attaccato il locale di Gaiarine. Il bar riapre ma con paura
GAIARINE (TREVISO) - Cinquantamila euro di danni, tre nuove telecamere per sorvegliare il locale vandalizzato e il fermo proposito di allontanare il presunto...

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GAIARINE (TREVISO) - Cinquantamila euro di danni, tre nuove telecamere per sorvegliare il locale vandalizzato e il fermo proposito di allontanare il presunto responsabile. «Lunedì è toccato a me. Ma chi ci garantisce che in futuro questa testa calda non colpisca altrove, magari facendo anche del male a qualcuno?». A sbottare è Davide De Martin, titolare dell'osteria Al Municipio di Gaiarine. La notte tra Natale e Santo Stefano il suo locale affacciato in piazza Vittorio Emanuele II è stato vandalizzato: finestre prese a colpi di piccone e fioriere incendiate da un residente che qualche ora prima aveva protestato per la musica a tutto volume. Ed era stato pure accontentato: verso l'una la musica era cessata. Ma evidentemente non era bastato. Nel suo raid, il teppista aveva anche incendiato una vicina centralina Enel causando un blackout in tutta la piazza. Una follia inaccettabile per il paese. Da qui l'appello di De Martin agli altri esercenti per individuare una strategia comune in modo da tenere il vandalo alla larga dai locali.

Individuato il responsabile del raid

I carabinieri hanno già individuato il presunto responsabile: si tratta solo di raccogliere prove incontrovertibili per denunciarlo. È un cittadino di origine romena, che abita in paese già da qualche anno e che da mesi turba la serenità di Gaiarine: sgommate e insulti ai propri concittadini. Sarebbe andato addirittura a spasso con una pistola (se vera o giocattolo non è dato sapere) infilata nella cintola dei pantaloni. Molte di queste bravate sono state filmate e postate sui social dal gradasso stesso, che però per le più compromettenti è molto attento a non inquadrarsi in viso. Non solo: sembra che qualche giorno prima di Natale lo spaccone sia stato protagonista di un episodio analogo a quello di Gaiarine ai danni di un altro locale della zona. Il gestore lo aveva allontanato perché stava importunando una ragazza e fatalità poi si è ritrovato con tutte le fioriere rotte e un vetro sfondato sul retro. Una specie di firma di un modus operandi che fa discutere su come gestire l'eccentricità e l'imprevedibilità di un personaggio che per tutti gli abitanti di Gaiarine è diventato motivo di insicurezza. «C'è un senso di incertezza che va contrastato» afferma De Martin. Dopo il raid il gestore si è rimboccato le maniche e ieri mattina ha riaperto il locale, guardando con fiducia ai prossimi appuntamenti: «Siamo pronti per il veglione di fine anno con il tutto esaurito. Abbiamo installato tre nuove telecamere di sorveglianza. Ci sarà all'esterno un dj di musica live come era previsto. Ho sentito alcune mamme ieri che erano preoccupate e incerte se far scendere i loro figli in strada a Capodanno. Il nostro paese non deve subire angherie né intimidazioni di questo tipo». Anche per questo De Martin ha deciso di rivolgersi al proprietario dell'appartamento in cui vive il romeno con una lettera aperta («da Alpino ad Alpino») pubblicata sui social, da cui trapela l'invito ad allontanare l'inquilino testa calda.

 

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Il Gazzettino