Raggiravano gli anziani per poi derubarli in casa: coppia in manette

Raggiravano gli anziani per poi derubarli in casa: coppia in manette
TRIESTE - Raggiravano gli anziani per poi derubarli in casa loro ma la Polizia di Stato è riuscita ad arrestarli a Sirmione (BS), dando esecuzione ad un’ordinanza di...

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TRIESTE - Raggiravano gli anziani per poi derubarli in casa loro ma la Polizia di Stato è riuscita ad arrestarli a Sirmione (BS), dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari della Procura di Trieste. La coppia, composta da due cittadini italiani, un uomo ed una donna, entrambi residenti in provincia di Cuneo, devono rispondere per il reato di furto aggravato in concorso. Nello specifico, il personale della Squadra Mobile ha effettuato accurate indagini a seguito di un episodio di furto in un’abitazione di via Diaz, avvenuto il 18 marzo scorso, di una anziana signora triestina, fermata per strada dai due che le hanno chiesto in un primo momento informazioni relative ad eventuali case in vendite nella zona.

Nell’interlocuzione la signora ha fornito informazioni sul proprio cognome e sulla residenza, consentendo così agli indagati di farsi accogliere in casa e a rubare, con la scusa di dover usare il bagno, monili in oro per un totale di circa 5mila euro. L’analisi degli investigatori ha fatto inoltre emergere che lo scorso primo febbraio a Siena, un’altra signora anziana era stata raggirata con la scusa di informazioni su appartamenti in vendita nello stabile della vittima e, una volta convinta a farsi ospitare in casa, la coppia era riuscita a sottrarle tre preziosi orologi da uomo. Dalle descrizioni fornite dalla vittime, è apparso chiaro che la coppia potesse essere la stessa, quindi analizzando i transiti veicolari registrati dai lettori targhe presenti nei due comuni è emersa una vettura in particolare, una Fiat Panda a noleggio, presente in entrambe le località in circostanze di tempo compatibili con la commissione dei furti, che ha attirato l’attenzione della Squadra Mobile.

Le indagini si sono quindi concentrate sui conducenti dell’auto a noleggio. La coppia di indagati era accusata di aver commesso analoghi furti nelle province di Verona e Imperia con il medesimo sistema. Il riscontro fotografico con l’archivio patenti e le telecamere cittadine hanno permesso alle vittime di riconoscere gli autori dei furti, consentendo alla Squadra Mobile di richiedere una misura di custodia cautelare concessa dalla Procura di Trieste alla quale è stata data esecuzione assieme al personale del Commissariato di Desenzano del Garda (BS): la coppia è stata quindi posta ai domiciliari presso la propria abitazione in provincia di Cuneo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Il Gazzettino