Salvatore, morto nello schianto a 27 anni. I poliziotti rivelano: «C'era un fortissimo odore in quell'auto» Foto

Salvatore, morto a 27 anni. I poliziotti rivelano: «C'era un fortissimo odore in quell'auto»
Tremendo incidente mortale a Silea nel quale è morto Salvatore Aprile e la fidanzata è rimasta gravemente ferita. Dopo la scoperta che la giovane vittima alla guida...

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Tremendo incidente mortale a Silea nel quale è morto Salvatore Aprile e la fidanzata è rimasta gravemente ferita. Dopo la scoperta che la giovane vittima alla guida era senza patente, ora spunta un nuovo agghiacciante dettaglio: l'alcol.


Odore di Alcol

«Nell'auto c'era un forte odore di alcol». A sottolinearlo le forze dell'ordine. Da qui il sospetto che tra le cause dello schianto costato la vita la notte tra mercoledì e giovedì a Salvatore Aprile, 27enne salentino residente a Roncade, vi possa essere anche qualche bicchiere di troppo prima di mettersi al volante. Il giovane, che si trovava alla guida della Mini Cooper dell'amica 22enne, Maura M.V. scesa dalla Svizzera per passare qualche giorno con lui, tuttora ricoverata in prognosi riservata al Ca' Foncello, guidava senza patente. Gli era stata revocata lo scorso ottobre. Era stato pizzicato in auto, nel Veneziano, con un tasso alcolemico superiore al consentito, ed era quindi scattata la sospensione tuttora in vigore. Stando a quanto emerso non era nemmeno la prima volta che veniva sanzionato per guida in stato di ebbrezza. Gli agenti della Polstrada, inoltre, non escludono che il ragazzo non avesse allacciato le cinture, anche se, viste le condizioni dell'auto, rovesciatasi a bordo strada a Canton di Silea, all'altezza della curva della barchessa, forse non sarebbero bastate per salvargli la vita.

Nebbia e strada scivolosa

Gli agenti stanno anche cercando di capire, oltre alle cause della fuoriuscita autonoma alla quale hanno certamente contribuito il fondo stradale scivoloso e la nebbia che alle 4.30 di giovedì mattina era scesa sulle campagne, come mai il ragazzo e l'amica fossero in giro nonostante il coprifuoco imposto in tutta Italia dalle norme per il contenimento dell'epidemia da coronavirus. «Avevano cenato a casa con noi, avevamo preso una pizza, e alle 9 erano usciti. Salvatore voleva vedere la partita del Milan». Di certo non nella camera presa dalla ragazza a Monastier, presso un b&b, dove avevano passato le ultime notti, visto che l'incidente è avvenuto verso Casale. L'ipotesi è che fossero andati a trovare degli amici, ma a questo potrà rispondere solo la 22enne appena si sarà ristabilita. La ragazza, studentessa e dipendente di uno zoo svizzero, non lontano da Lugano, mercoledì mattina sarebbe dovuta tornare in Svizzera. «Ci aveva detto che doveva sostenere un'esame» hanno detto i familiari del 27enne. Forse quella corsa nel cuore della notte era legata proprio alla necessità di rientrare a Monastier entro mattina, per poi dirigersi verso casa.

La sbandata

Ma durante il percorso la Mini su cui viaggiavano i due giovani ha sbandato contro un muretto di recinzione e, dopo aver centrato un palo, si è cappottata. La 22enne si è salvata per miracolo mentre per Giuseppe Aprile, rientrato circa un anno fa dalla Francia dove risiede la madre e dove aveva lavorato come cameriere in un ristorante, nulla hanno potuto fare i medici del 118, i vigili del fuoco e i soccorritori intervenuti subito dopo l'allarme lanciato da un residente della zona e da un vigilantes, arrivato per primo sul posto.

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Il Gazzettino