Chat a luci rosse con studentesse minorenni: mamma fa arrestare il pedofilo

Chat a luci rosse con studentesse minorenni: mamma fa arrestare il pedofilo
VERONA - Un 61enne italiano residente a Bari è stato arrestato dai Carabinieri, in esecuzione di Ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VERONA - Un 61enne italiano residente a Bari è stato arrestato dai Carabinieri, in esecuzione di Ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio Gip del Tribunale di Bari, poiché indagato per “adescamento e corruzione di minorenni, tentati atti sessuali con minorenne, tentata estorsione e tentata violenza sessuale”.

I fatti risalgono allo scorso anno, quando il lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19 ha costretto molti studenti alla didattica a distanza. L’uomo in quel periodo è riuscito tramite le piattaforme social di Whatsapp e Instagram, ad adescare in totale 14 ragazzine, tutte minorenni di età compresa tra i 10 e i 16 anni, attraverso vari tentativi di organizzare incontri sessuali sia in chat che di persona. Fortunatamente, una delle chat allarmanti, è arrivata all’attenzione della madre di una giovane residente nel veronese, che si è subito recata alla Stazione Carabinieri di Bosco Chiesanuova per raccontare, telefono alla mano, quello che stava accadendo alla figlia, caduta vittima dell’adescamento. Dalla denuncia, sono subito scattate le prime indagini, che hanno consentito di risalire all’intestatario dell’utenza da cui partivano le scandalose chat. Immediata la perquisizione a casa dell’uomo, che ha permesso di rinvenire il telefono cellulare dell’indagato, dalla cui analisi sono emerse numerose conversazioni intrattenute con minorenni, residenti in ogni parte d’Italia ed adescate con artifizi e lusinghe tramite app e account falsi, talvolta spacciandosi per un 18enne.

Al termine dell’attività d’indagine condotta dalla Stazione di Bosco Chiesanuova con il supporto della Stazione di Bari Scalo, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta di quella Procura, ha pertanto emesso l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'uomo. Il provvedimento è stato successivamente eseguito dalla Sezione Operativa della Compagnia di Bari Centro. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e, all’esecuzione della misura cautelare, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino