Tredicenni aggredite nel parcheggio dell’Ipercity dalle baby bulle

Tredicenni aggredite nel parcheggio dell’Ipercity dalle baby bulle
PADOVA - Tre ragazzine di tredici anni sono state accerchiate e picchiate da una banda di baby bulle al parcheggio dell’Ipercity di Albignasego ieri pomeriggio. I genitori...

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PADOVA - Tre ragazzine di tredici anni sono state accerchiate e picchiate da una banda di baby bulle al parcheggio dell’Ipercity di Albignasego ieri pomeriggio. I genitori di una di loro allertati dalla chiamata della figlia sono intervenuti e a loro volta sono stati picchiati prima di riuscire a metterle in salvo e portarle in ospedale per accertamenti.


IL TERRORE
È una situazione ormai insostenibile quella che si sta verificando da tre mesi a questa parte. Un gruppo di ragazzine dai 14 ai 15 anni, italiane di seconda generazione, sta terrorizzando alcune appena più giovani di Padova e Maserà. La “comandante” della banda si presenta sempre così: «Pagate 20 euro o vi pestiamo». Alcune giovani vengono picchiate in anticipo e poi minacciate ulteriormente: «Se non vuoi che ti pesti ancora, paga».
La situazione è nota sia ai Carabinieri che alla Polizia anche perché ci sono almeno tre denunce depositate, due dai carabinieri di Albignasego e una in questura, l’ultima per estorsione, con tanto di messaggi vocali espliciti esibiti come prova. Ma le segnalazioni sarebbero state molte di più. Però in mancanza di risposte il fenomeno dilaga.


L’AGGUATO
Ieri le tre ragazzine sono state avvistate dentro l’Ipercity da un ragazzo che fa parte del gruppo delle bulle. Dopo pochi minuti si sono radunati circa una cinquantina fra ragazzi e ragazze che hanno portato fuori di peso le tre giovani e le hanno accerchiate, schiacciate contro il muro del centro commerciale. Lì è cominciato l’attacco a suon di sberle, tirate di capelli e alzate da terra con la presa per il collo.
Una è riuscita a liberarsi ed ha chiamato i genitori che a fatica sono riusciti a farsi largo nel capannello di giovani, così compatti che all’esterno non si riusciva a capire nulla di quello che stava succedendo dentro. Anche loro sono stati aggrediti mentre cercavano di liberarle da quella morsa. 


L’APPELLO


«E una situazione nota da tempo alle forze dell’ordine - dice una mamma delle tre ragazze raggiunta in ospedale - ma adesso va estirpata prima che finisca ancora peggio. Quelle sono ragazzine violente. Mi hanno minacciato dicendomi che mi avrebbero tagliato la gola. Hanno spintonato mio marito facendolo cadere a terra, ci hanno sputato addosso e tirato calci alla macchina mentre andavamo via. Questo non è ammissibile in una città come Padova. Qualcuno deve intervenire. Non credo infatti che si limitino a vessare queste tre ragazze, penso che il fenomeno sia molto più largo e anzi faccio un appello ai genitori delle scuole medie di Maserà. Se anche le loro figlie sono in questa situazione facciano denuncia altrimenti non so che piega possa prendere la situazione».

 

 

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Il Gazzettino