Va a cercare lavoro e non rientra più a casa. Appello del papà per Anna: «Dimmi solo se stai bene»

La 17enne Anna
PORDENONE - Anna, 17 anni, da martedì si è allontanata da casa. L’unica traccia lasciata dietro di sé è stato un biglietto per il papà:...

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PORDENONE - Anna, 17 anni, da martedì si è allontanata da casa. L’unica traccia lasciata dietro di sé è stato un biglietto per il papà: «Vado via». Gli ha scritto che raggiungerà un’amica conosciuta a Bergamo, dove intende trovare lavoro. Dopodiché ha spento il telefonino e ha cancellato tutti i profili che aveva sui social, come se non volesse farsi trovare da nessuno. Questo ha alimentato la preoccupazione dei familiari e dei tanti amici che la stanno cercando. Una denuncia di scomparsa è stata presentata ai carabinieri della stazione di Pordenone, dopodiché sono cominciati gli appelli sui social, in particolare su Facebook, con la speranza che il tam tam possa raggiungere la ragazza o che qualcuno possa dare qualche indicazione. Chiunque fosse in grado di aiutare la famiglia, può contattare direttamente i carabinieri del Comando provinciale di Pordenone telefonando allo 0434-372111.


L’ULTIMA TELEFONATA

L’ultimo contatto di papà Ivo con la figlia risale alle 12.38 di martedì scorso, 11 gennaio. «Mi ha detto che stava aspettando un’amica e che sarebbe andata a un colloquio di lavoro - spiega il genitore - Alle 12.40 il telefonino era già spento». Che si tratti di un allontanamento volontario non c’è dubbio. In casa c’erano stati dei contrasti per via di un ragazzo che frequentava, sembrava che se ne fosse fatta una ragione, invece pare che non sia così, perché anche l’amico, appena diventato maggiorenne, non è raggiungibile. Il sospetto è che non sia andata a Bergamo, come ha lasciato scritto, ma che possa aver trovato ospitalità da amici, forse in provincia di Udine, come farebbe pensare una segnalazione.


L’APPELLO


«Non importa se è andata via - spiega il genitore - Vorrei soltanto che mi telefonasse, voglio soltanto sapere se sta bene e se tutto è a posto, sono molto preoccupato. Mi basta una telefonata che mi metta il cuore in pace». La speranza è che l’appello accorato del papà raggiunga Anna, magari attraverso qualche amica con la quale è rimasta in contatto e che potrebbe veicolare il messaggio. «Potrebbe essere andata in mille posti - osserva il papà - nessuno riesce a capire dove». Si era ritirata da scuola perché voleva andare a lavorare, la famiglia ha accettato la sua decisione, ma mai avrebbe immaginato una fuga.


LA DESCRIZIONE


Anna ha riempito una valigia rossa con le sue cose. Ha indossato un giubbotto nero imbottito, pantaloni neri e scarpe da ginnastica nera. Ha occhi scuri, capelli lunghi e lisci di colore scuro con le punte tinte di rosso. È alta circa 1,68 e ha una corporatura molto esile. Essendo minorenne non ha la patente e di conseguenza la possibilità di muoversi autonomamente in macchina. Qualcuno potrebbe averla accompagnata alla stazione ferroviaria di Pordenone o averle dato un passaggio fino al luogo che era intenzionata a raggiungere. Anche la sorella è molto preoccupata e la sta cercando disperatamente. Gli amici di famiglia stanno tentando di dare una mano, ma fino a ieri non è stato possibile fare alcun passo avanti nelle ricerche. L’unica speranza è che gli appelli sui media e sui social possano indurla a mettersi in contatto con la famiglia per fornire almeno qualche indicazione sulle sue condizioni. «Almeno dimmi che sta bene», è il messaggio che le lancia il padre. Non vuole altro, solo avere la certezza che sua figlia non corre pericoli e non ha bisogno di aiuto.

 

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Il Gazzettino