TOLMEZZO (Udine) - È stata portata a termine in questi giorni l’operazione “Otra Vez 2015”. I carabinieri del Norm della Compagnia di Tolmezzo avevano avviato...
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Oltre all’attività “sulla strada”, con controlli serrati e sequestri di droga, sono stati denunciati 4 giovani di età compresa 17 e i 27 anni per detenzione finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Oltre ai due minorenni, entrambi tolmezzini, a cadere nella rete degli inquirenti pure un giovane del posto di anni 20: nella sua abitazione, nel corso di una perquisizione, sono stati trovati altri 35 grammi di marijuana e 6 grammi di hashish, 2 bilancini di precisione e vario materiale per confezionare le dosi; nei guai pure un giovane tunisino, già conosciuto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, di 27 anni, residente a Cividale del Friuli, sospettato di essere il “fornitore” di almeno uno dei giovani pusher attalmente indagati. Il tunisino era stato identificato lo scorso 29 ottobre, proprio all’interno dell’autostazione delle corriere del capoluogo carnico, e trovato in possesso di alcuni grammi di hashish nascosti nel sottosuola di una scarpa.
Altri due giovani, residenti a Tolmezzo e a Ovaro, di 25 e 17 anni, sono stati invece denunciati per favoreggiamento personale nei confronti di uno degli spacciatori; gli altri 4 ragazzi del posto, tra cui un minorenne, sono stati segnalati come assuntori alla Prefettura di Udine.
Lo spaccio si protraeva dalla fine del 2013
Lo spaccio si protraeva dalla fine del 2013. Lo stupefacente veniva ceduto settimanalmente ai giovani “acquirenti” e la quantità “smerciata” è da ritenersi, quindi, di molto superiore rispetto a quella sequestrata durante le ultime fasi dell’attività di indagine, anche in considerazione del vasto bacino di “utenti”, poiché la stazione delle autocorriere accoglie centinaia di giovani studenti provenienti da tutta l’Alto Friuli e dal Tarvisiano ogni giorno.
Due le Procure interessate
È stata interessata la Procura di Udine e anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste, per under 18. Pur mantenendo il massimo riserbo sulle indagini, che potrebbero fornire ulteriori sviluppi, i carabinieri del capoluogo carnico fanno sapere che il successo dell'operazione è una ulteriore dimostrazione dell’efficacia dell’interazione tra le famiglie dei giovani studenti e l’Arma locale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino