«Siamo mafiosi», accerchiano tre ragazzi, li pestano e li rapinano: arrestati

Via Paolo Piazza a Castello di Godego, luogo dell'aggressione
CASTELLO DI GODEGO (TREVISO) - Minorenni picchiati e derubati: in manette due giovani del posto. Si tratta di Walter Paradiso, 22 anni, già noto alle forze...

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CASTELLO DI GODEGO (TREVISO) - Minorenni picchiati e derubati: in manette due giovani del posto. Si tratta di Walter Paradiso, 22 anni, già noto alle forze dell’ordine, e del suo complice, Mohammed, meglio noto col soprannome di “Joshua”, un 25enne di origine straniera residente a Loria. Entrambi sono indagati per i reati di rapina, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. I due giovani ora sono agli arresti domiciliari. I due rapinatori avrebbero fatto di tutto per terrorizzare i tre poveri ragazzini, degli adolescenti di appena 13 e 14 anni: prima li hanno seguiti e poi accerchiati fino a costringerli, tra le lacrime, a vuotare le tasche per consegnare i pochi euro, 18, che avevano con sè. Per arrivare allo scopo non hanno lesinato minacce, poi ripetute davanti ai carabinieri quando sono stati arrestati: «Siamo della mafia, non abbiamo paura di voi». E neppure schiaffoni, uno dei quali ha costretto una delle vittime a farsi medicare al pronto soccorso.


Rapinano e picchiano 3 ragazzini per 18 euro: arrestati due giovani

I FATTI
Il gruppetto di amici si trovava in via Paolo Piazza, proprio a pochi passi dalle scuole medie frequentate da molti loro coetanei. È un posto, quindi, familiare e apparentemente tranquillo. È sabato pomeriggio quando i tre adolescenti percorrono la via. È già buio, e i pochi lampioni non fanno luce abbastanza per accorgersi che due giovani li stanno seguendo. Al gruppetto di adolescenti si avvicina prima il 25enne seguito dal complice di 22 anni. I due delinquenti partono subito con le minacce cercando di estorcere ai ragazzini i pochi soldi che hanno addosso. Ma davanti alla resistenza dei tre malcapitati il passaggio alle percosse è breve. L’unica soluzione è arrendersi e consegnare il poco denaro nella speranza che la drammatica vicenda finisca subito. Con il cuore in gola e le mani tremolanti, i ragazzini consegnano tutti i soldi che hanno: 18 euro. Poi un terribile schiaffone stordisce una delle vittime.

I SOCCORSI
A salvare gli adolescenti sono dei passanti che, avendo assistito alla scena, senza perdere tempo allertano le forze dell’ordine. All’arrivo dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Castelfranco i due rapinatori non si sono ancora dileguati. Vengono rintracciati a poca distanza in possesso del denaro che avevano appena estorto. I due si ribellano con violenza agli uomini dell’Arma, continuando la sequela di minacce. Cercano anche di strattonare i militari per sottrarsi alla cattura ma alla fine vengono immobilizzati e portati al comando di Castelfranco. Dopo aver ricostruito i fatti, grazie al racconto fatto dei ragazzini e di alcuni testimoni, i due indagati sono stati arrestati, in seguito poi messi ai domiciliari e a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il ragazzino colpito dallo schiaffo invece è stato accompagnato al pronto soccorso dove i medici gli hanno diagnosticato un trauma cranico non commotivo con una prognosi di 5 giorni. 


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Il Gazzettino