Cinque lettere prima di togliersi la vita a 14 anni

Foto di Anemone123 da Pixabay
PADOVA Ad appena 14 anni ha premeditato nei dettagli il suicidio. Sabato primo maggio, la studentessa straniera residente con la famiglia in zona Arcella, con una scusa è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA Ad appena 14 anni ha premeditato nei dettagli il suicidio. Sabato primo maggio, la studentessa straniera residente con la famiglia in zona Arcella, con una scusa è riuscita a rimanere da sola in casa. Ha scritto cinque lettere indirizzate ai genitori e ai fratelli, e poi si è tolta la vita nella sua camera. Una tragedia senza risposta. I parenti non hanno trovato un perchè a quel gesto estremo, e gli inquirenti in queste ore stanno passando al setaccio il telefono cellulare della ragazza per capire cosa potrebbe averla sconvolta.


GLI SCRITTI
La studentessa, iscritta al primo anno di un istituto tecnico in città, ha fatto trovare alla sua famiglia un foglio con scritto Vi voglio bene so che ho fatto una sciocchezza, mi dispiace. Poche righe, ma terribili per mamma e papà che le hanno lette. La ragazza ha poi lasciato quattro lettere, in busta chiusa, indirizzate al fratello, alla sorella, al padre e alla madre. Gli uomini della Squadra mobile non le hanno ancora aperte per rispetto nei confronti della vittima e della famiglia, ma per esigenze di indagine dovranno analizzarle. Il pubblico ministero Andrea Girlando, titolare del fascicolo, ha ordinato il sequestro dello smartphone della giovane. Il telefono cellulare sarà passato al setaccio dagli inquirenti per provare a trovare il movente del suicidio. Sul corpo della ragazza è stato effettuato l'esame esterno, e quanto riscontrato dal medico legale combacia con un suicidio.


IL FATTO
La studentessa sabato primo maggio ha raccontato ai genitori di non poter uscire di casa, perchè da lì a poco avrebbe dovuto collegarsi in video conferenza con i compagni di classe per svolgere i compiti. Papà e mamma hanno acconsentito, e appena la ragazza è rimasta da sola ha messo in pratica il suo piano per togliersi la vita. Si è impiccata con un filo elettrico all'armadio della sua camera. La 14enne non aveva mai mostrato sintomi di depressione, e nemmeno aveva avuto comportamenti tali da destare sospetti sul suo stato di salute mentale. Sia i genitori e sia i fratelli non si sono mai accorti di qualcosa di anomalo. Gli inquirenti hanno da subito appurato il suo andamento scolastico, ma è risultato non avesse alcun problema con gli studi. La polizia ha anche battuto la pista di una delusione in amore, ma anche in questo caso non è stata trovata traccia di una infatuazione o di un rapporto finito male. È stata esclusa, al momento, anche l'ipotesi di un condizionamento della ragazza causato dai social network, alcuni già sotto accusa per avere spinto giovanissimi al suicidio. Insomma, solo messaggi e file all'interno del telefono cellulare della 14enne potranno svelare il mistero. La giovane è stata trovata morta dai genitori, quando sono rientrati nella loro abitazione dell'Arcella. I soccorsi sono arrivati in pochi minuti, ma ormai per la studentessa non c'era più nulla da fare. Il padre, attraverso una e-mail spedita alla coordinatrice di classe, ha avvisato la scuola della tragedia: «Mia figlia è morta».

 


 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino