Ragazza armata di coltello rapina quattro coetanei che aspettavano il tram

Polizia, controllo a Mestre
MESTRE - Loro stavano aspettando autobus e tram per tornare a casa dopo una serata assieme, come tante. Lei girovagava senza meta nella zona di piazzale Cialdini. Ai suoi occhi,...

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MESTRE - Loro stavano aspettando autobus e tram per tornare a casa dopo una serata assieme, come tante. Lei girovagava senza meta nella zona di piazzale Cialdini. Ai suoi occhi, loro, quattro ragazzi veneziani sui vent'anni, erano quindi una preda facile: soli, tranquilli, a mezzanotte e quarantacinque di martedì fermi in attesa di un mezzo pubblico.

IL COLPO
Con tutto immobile attorno a loro la ragazza - il viso coperto dal cappuccio di una felpa sportiva - ha deciso di agire: si è avvicinata, ha tolto dalle tasche un coltello serramanico con una lama di una decina di centimetri e l'ha puntata contro i quattro ventenni.
Senza girarci troppo attorno, forte di quella lama con cui li teneva sotto scacco, li ha minacciati di consegnarle tutto quanto avevano nel portafoglio: è stato quello il momento in cui i ventenni veneziani hanno capito che a rapinarli era una donna. I ragazzi non hanno reagito e hanno aperto le tasche mettendole in mano poco più di 140 euro in tutto. Poi, presi i soldi, è scappata continuando a puntare il coltello verso i quattro per garantirsi una fuga tranquilla.

LA CHIAMATA
Non si era però accorta che c'erano in zona alcuni passanti, diventati spettatori non paganti di quella rapina: saranno loro a chiamare per primi il 113 e chiedere alla centrale operativa della Questura di inviare delle Volanti per bloccare la rapinatrice. Così, mentre i ragazzi descrivono agli agenti di una delle Volanti i tratti somatici della donna, l'altro equipaggio si è messo alla ricerca della malvivente che viene bloccata non distante da piazzale Cialdini.
In una delle tasche della felpa i poliziotti trovano i soldi appena rapinati, nell'altra il coltello usato come minaccia verso i giovani, rimasti muti durante il colpo e choccati dopo.

IN CARCERE
La donna - una ventinovenne mestrina con una carriera già nota alle forze di polizia legati soprattutto a furti, rapine e lesioni - viene arrestata per rapina e portata in carcere nel penitenziario femminile della Giudecca come deciso d'accordo con il sostituto procuratore Giovanni Zorzi, magistrato di turno in procura.


La sua versione verrà ascoltata nei prossimi giorni dagli inquirenti che nel frattempo hanno raccolto la testimonianza delle vittime dei passanti. I primi ad accorgersi di quanto stava accadendo a pochi metri da loro e quindi a chiedere l'intervento della polizia.

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Il Gazzettino