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SANTA MARIA DI SALA - Bellissima, sorridente, piena di vita. Eppure così sfortunata: a soli 27 anni un male terribile ha rubato ai famigliari e al fidanzato gli occhi dolci di Giada Senis, mancata mercoledì dopo una instancabile lotta. Non sono bastati purtroppo il suo coraggio, il temperamento incredibile e l'entusiasmo, riconosciuto anche dai famigliari e dagli amici più stretti, ora chiusi in un doloroso riserbo.
IL RICORDO
«La tua gioia e il tuo entusiasmo - si fanno forza - continueranno ad alimentare il tuo ricordo nella nostra quotidianità». Giada Senis aveva compiuto 27 anni in agosto. Il giorno del suo compleanno era già a casa, dopo aver lasciato il lavoro a inizio estate per curarsi.
IL SORRISO
Nei tanti ricordi di queste ore di lutto a Stigliano, dove Giada viveva ed era cresciuta, sono aspetti che traspaiono sempre: nonostante la malattia, Giada continuava a scorrere la vita con il suo sorriso indelebile, uno sguardo magnetico e un carattere che la facevano piacere a tutti. Il cordoglio, non solo a Santa Maria di Sala, è unanime e i messaggi d'affetto e vicinanza sono stati dirompenti nelle ultime due giornate. Tra questi anche quello del sindaco Nicola Fragomeni. «Una persona attivissima, che si è sempre impegnata e la cui mancanza peserà su tutta la comunità. A volte è proprio vero che partono i migliori». Nella piccola Stigliano Giada è ricordata da molti in paese per la sua bellezza, fisica e d'animo, ragazza dalla risata contagiosa, sempre piena di vita. Non passava inosservata, sorridente con tutti: amava i tatuaggi e la neve, il suo lavoro a contatto con la gente e la compagnia di amici. Per anni aveva lavorato al Tennis club di Mirano, dove tutti la ricordano per il suo speciale attaccamento ai bambini che frequentavano i corsi e i centri estivi. A piangere Giada sono ora il papà Andrea, la mamma Roberta, la sorella minore Giulia e il compagno con cui viveva, Massimo, con il quale stava cercando di costruire una vita insieme. Già fissati i funerali: si terranno domani, sabato, alle 15, nella chiesa di Stigliano. La famiglia ha chiesto di devolvere offerte alla Fondazione Airc per la ricerca sul cancro e all'Istituto Oncologico Veneto, l'ultimo gesto di generosità e amore che Giada ha voluto lasciare a questo mondo.
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Il Gazzettino