Padova. Costringe la fidanzata a indebitarsi per pagare la cocaina: 33enne indagato per estorsione

La ragazza ha dovuto contrarre diversi prestiti fino a che non ha deciso di dire basta: ha denunciato tutto ai carabinieri

Cocaina
PADOVA - Non sapeva più come procurarsi i soldi per acquistare la cocaina. Ha dapprima preteso dalla fidanzata somme di denaro a ripetizione per poi obbligarla ad attivare...

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PADOVA - Non sapeva più come procurarsi i soldi per acquistare la cocaina. Ha dapprima preteso dalla fidanzata somme di denaro a ripetizione per poi obbligarla ad attivare dei prestiti presso un paio di società finanziarie e addirittura a richiedere all'azienda per cui lavora la cessione del quinto dello stipendio. Un trentatreenne operaio padovano si ritrova ora in un mare di guai: la Procura lo accusa di estorsione ai danni dell'ormai ex fidanzata, una ventisettenne di Vigonza. Al giovane, difeso dall'avvocato Pietro Masutti, è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Benedetto Roberti.

Costretta a indebitarsi per pagare la droga dell'ex

Dopo aver interrotto una relazione che lei stessa ha definito malata, la ragazza ha raccontato il suo calvario ai carabinieri della stazione di Pionca. I due si frequentavano da parecchi anni. A settembre dell'anno scorso la ventisettenne, anch'essa operaia, ha scoperto però che il compagno non si limitava più a fare uso di hashish e marijuana ma aveva iniziato ad assumere cocaina. Nel giro di poco tempo l'operaio l'avrebbe indotta a fare uso di stupefacente assieme a lui. Il ragazzo ne era ormai dipendente, la assumeva numerose volte nell'arco della stessa giornata ed esagerava anche con le sostanze alcoliche. Le spese per l'acquisto della droga aumentavano sempre più e il trentatreenne pretendeva che fosse la compagna a pagarla. Inizialmente la giovane ha cercato di assecondarlo poi ha provato ad opporsi. Lui aveva sempre bisogno di soldi, la spingeva a chiederli ai genitori o agli amici. Ad un certo punto la ventisettenne non sapeva più come uscire dal tunnel ed ha iniziato a rifiutarsi. Ma l'operaio era sempre più aggressivo. E lei non sapeva che pesci pigliare. Si è trovata costretta ad accendere un prestito con una finanziaria, poi con un'altra. Mille euro per volta finiti ben presto nelle tasche degli spacciatori che assicuravano i rifornimenti di cocaina. Servivano sempre più soldi, almeno cento euro al giorno, e la ragazza ha dovuto firmare la cessione del quinto del suo stipendio, ottenendo un prestito di settemila euro. Ben presto si è però reso conto di aver imboccato una strada senza uscita. Nel luglio scorso ha deciso di troncare la relazione e di interrompere ogni contatto con l'operaio, bloccando i suoi account sui social. L'operaio ha tentato di contattarla attraverso un amica con toni minacciosi. Un disperato tentativo di indurla a saldare un debito con uno spacciatore. É stata l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. La ragazza si è decisa a varcare la soglia della caserma dei carabinieri e a denunciare l'ex compagno. 

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Il Gazzettino