Marta accoltellata, gli investigatori vogliono sapere le parole e i gesti esatti del 15enne: ecco perché Foto

Marta Novello, la 26enne di Mogliano accoltellata una settimana fa mentre stava correndo in via Marignana
MOGLIANO - Nelle intricate indagini che con l’interrogatorio di Marta hanno guadagnato un tassello fondamentale, quel che è certo è che non si è...

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MOGLIANO - Nelle intricate indagini che con l’interrogatorio di Marta hanno guadagnato un tassello fondamentale, quel che è certo è che non si è trattato di una semplice rapina. Se davvero il ragazzino poteva aver bisogno di soldi, tutt’altra storia è l’aver sferrato 23 coltellate trascinando la vittima nel fosso e continuando a infierire anche dopo l’intervento dei due operai che l’hanno salvata. Cosa abbia portato a un simile sfogo di aggressività dovranno capirlo i "profiler" del Reparto analisi criminologiche.


Ieri a Marta hanno chiesto di descrivere con esattezza le parole e i gesti usati dall’aggressore: come dal negativo di una fotografia, dal suo resoconto ricaveranno un profilo del ragazzo. Un vero e proprio profilo criminologico, realizzato sondando tutti gli aspetti e i risvolti del suo comportamento, delle sue azioni e delle sue abitudini con i relativi risvolti psicocriminali. I rapporti sociali, il comportamento con amici, familiari e altre persone, ma anche le sue passioni, dalla musica ai videogiochi fino ai social network. E ancora l’evoluzione attraversata negli ultimi anni e mesi prima dell’agguato, eventuali episodi che possano aver fatto da fattore scatenante per la sua psiche, magari senza che nessuno riuscisse a rendersene conto. Non di meno alla luce della pandemia, delle costrizioni e dell’isolamento sociale che potrebbero aver acuito qualche disagio che prima era sopito.

 


L’analisi di tutti questi elementi prevede anche da parte degli esperti un lavoro di comparazione con altri reati dello stesso tipo, proprio per scovare le caratteristiche che possono aiutare a spiegare un atto tanto brutale. Inoltre i profiler analizzeranno anche tutte le prove e le testimonianze raccolte finora, per leggerle sotto una nuova luce e fornire ulteriori apporti alle indagini. Il profilo una volta completato sarà consegnato alla Procura e si unirà alle valutazioni che sono in corso nel carcere minorile, dove il ragazzino sta seguendo un percorso con psicoterapeuti ed educatori. Un’unione di forze per riuscire a fare chiarezza dal profondo sulle ragioni dell’aggressione che – a questo punto – sembra andare ben oltre la semplice rapina.

 

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Il Gazzettino