Sollecito e la fidanzata trevigiana alla casa dove fu uccisa Meredith

Raffaele Sollecito e la fidanzata davanti alla casa del delitto
PERUGIA - Sul luogo del delitto come fosse un sito turistico. Raffaele Sollecito è stato fotografato sul quotidiano La Nazione mentre passeggia davanti alla casa dove è stata...

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PERUGIA - Sul luogo del delitto come fosse un sito turistico. Raffaele Sollecito è stato fotografato sul quotidiano La Nazione mentre passeggia davanti alla casa dove è stata uccisa Meredith a Perugia con la nuova fidanzata, l'hostess 32enne di ponte di Piave (Treviso) Greta Menegaldo.




Qualcuno ha anche visto Sollecito indicare alla fidanzata la casa del delitto. I due si sarebbero recati anche presso l'abitazione dove lo studente pugliese viveva quando frequentava l'Università a Perugia. Condannato nell'appello bis celebrato a Firenze insieme ad Amanda Knox, Sollecito è in attesa del deposito delle motivazioni di quel processo e quindi del ricorso in Cassazione.











IL PADRE «Se Raffaele ha voluto far vivere alla sua fidanzata la tragedia che ha passato non ci vedo niente di male»: Francesco Sollecito, il padre di Raffaele commenta così la notizia che il giovane è tornato ieri con la sua attuale compagna davanti alla casa dove venne uccisa Meredith Kercher. «Lui è completamente estraneo a quel delitto» ha detto Francesco Sollecito rispondendo all'ANSA.



Sollecito è stato condannato in primo grado insieme ad Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher ed entrambi sono stati assolti in appello. La Cassazione ha però annullato quest'ultima sentenza e disposto un nuovo giudizio di secondo grado, a Firenze per questioni procedurali. Al termine del quale Sollecito è stato condannato a 25 anni di reclusione e la Knox a 28 e mezzo. Le motivazioni sono attese tra la fine di aprile e l'inizio di maggio. I difensori dei due giovani hanno comunque già annunciato un nuovo ricorso in Cassazione. Sollecito e la Knox si proclamano infatti estranei al delitto. «Raffaele è un ragazzo normale e perbene» ha ribadito il padre Francesco. «È innocente - ha aggiunto - e non ha niente a che spartire con questa storia maledetta dentro la quale è stato tirato suo malgrado. Ieri è stato a Perugia per fare visita a uno dei suoi difensori, l'avvocato Luca Maori, e quindi ha incontrato il professore universitario che lo sta aiutando a scrivere la tesi in ingegneria informatica. Non ci vedo veramente nulla di strano se in questa occasione ha approfittato per far vivere alla sua fidanzata la tragedia che ha passato. Visto che, lo ribadisco, è totalmente estraneo a questa cosa». Secondo Francesco Sollecito, il figlio Raffaele si sarebbe poi recato anche in visita ad Assisi. Raggiungerà quindi la Puglia per trascorrere le vacanze di Pasqua a casa». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino