Quattrocentomila Alpini armati di smartphone: due nuove antenne

di Mattia Zanardo

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TREVISO - La telefonata ai parenti a casa per avvertirli di accendere la tivù, ché il proprio gruppo sta sfilando davanti alle telecamere. L'sms alla moglie o alla morosa per rassicurarle o al vecio compagno di naja per confermare l'appuntamento nella tal piazza. La connessione a internet per cercare una certa via, l'orario di una manifestazione, le recensioni su un ristorante. Anche gli Alpini, come tutti noi, non possono ormai fare a meno di telefonini e smartphone. Moltiplicate il tutto per le 400mila presenze previste per l'Adunata nazionale a Treviso e potete facilmente immaginare il carico che graverà la prossima settimana sulla rete di telefonia mobile della città. Sistema, per giunta, normalmente tarato grossomodo su un quarto di quegli utenti. Avete presente l'«effetto Capodanno»? Quando, scoccata la mezzanotte, tutti cercano di scambiarsi messaggi di auguri e la rete va in tilt? Per scongiurare il medesimo rischio di collasso, gli impianti di trasmissione sono stati potenziati. Le due grandi antenne comparse da alcuni giorni a varco Manzoni e nei pressi della stazione ferroviaria, infatti, sono appositi ponti per il traffico telefonico. «Ci siamo premurati di interessare le varie compagnie telefoniche conferma Daniele Bassetto, responsabile della logistica del Comitato organizzatore del grande raduno - perché anche con il gran numero di persone partecipanti all'Adunata, il funzionamento delle comunicazioni via telefonino sia sempre garantito». Il confronto, in particolare con i tecnici di Vodafone, ha portato ad individuare i punti per le due antenne, mentre altre società hanno ritenuto sufficiente la potenza già installata o comunque finora non hanno risposto alla sollecitazione. Naturalmente, si tratta di apparecchiature temporanee, attivate per l'occasione fino a domenica 14 e che, di conseguenza, una volta terminata l'Adunata, verranno smontate.

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Il Gazzettino