Il maxi appalto, nuova radiologia affidata all'esterno: la svolta solo a fine anno

Radiologia in appalto ai privati
PORDENONE - Ieri, 5 aprile, è scaduto il termine per la presentazione delle offerte relative al maxi-appalto per affidare all'esterno il servizio di Radiologia...

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PORDENONE Ieri, 5 aprile, è scaduto il termine per la presentazione delle offerte relative al maxi-appalto per affidare all'esterno il servizio di Radiologia dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale. Ma i tempi per l'entrata in funzione della "macchina" sono molto più lunghi. E sono stati chiariti ieri, proprio nel giorno in cui la procedura ha superato lo scoglio importante della scadenza delle offerte.


La speranza nutrita dal direttore generale dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, Giuseppe Tonutti, è infatti quella di poter materialmente partire con il servizio esternalizzato di Radiologia entro la fine dell'anno in corso.

TABELLA DI MARCIA
C'è in realtà un secondo aspetto dirimente che si potrà valutare solamente all'apertura concreta delle buste: se ci saranno tanti "concorrenti" allora ci vorrà di più, mentre se sul tavolo dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale dovessero arrivare più richieste, allora anche le procedure per giungere a fine corsa risulteranno più complesse. In ogni caso, la fase di valutazione delle offerte, che dev'essere affidata al lavoro di una commissione, non può che occupare qualche mese. «I temi tecnici - ha spiegato ieri il direttore generale dell'AsFo, Giuseppe Tonutti - sono quelli e non possiamo fare diversamente. Molto dipenderà dalla quantità delle offerte che arriveranno all'Azienda, ma in ogni caso sarei contento di riuscire ad aggiudicare l'appalto entro l'inizio dell'estate».

LA MESSA A TERRA
In ogni caso, però, l'assegnazione dell'appalto non coinciderà con l'inizio vero e proprio del nuovo servizio esternalizzato di Radiologia. «Quello - ha confermato infatti il direttore Tonutti - contiamo di farlo partire entro la fine dell'anno in corso.
E per quanto riguarda i servizi di urgenza, ci troveremo a cavallo tra il nuovo e il vecchio ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Dobbiamo però mettere in conto che il nuovo sistema della Radiologia garantirà una svolta soprattutto per quanto riguarda i poli decentrati come San Vito e Spilimbergo». Asfo si propone di realizzare un processo di riqualificazione complessiva della funzione aziendale di radiologia e non solo dei singoli presidi, attraverso una serie coordinata di iniziative nella quale si inseriscono: una revisione degli spazi destinati al servizio di radiologia; l'ammodernamento del parco tecnologico; - la concentrazione in un'unica sede di tutta l'attività di emergenza notturna; la proposizione ad opera dell'operatore Economico di "pacchetti" omogenei di prestazioni.
Le prestazioni di radiologia sono erogate e continueranno ad esserlo, fino alla partenza della nuova organizzazione della funzione, dai professionisti di Asfo con il supporto di appositi appalti di servizi, nonché tramite le convenzioni con le strutture private accreditate.

IL QUADRO
Il maxi appalto che servirà ad affidare all'esterno il servizio di Radiologia dell'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone vale 25 milioni di euro per un periodo di sessanta mesi con possibilità di rinnovo e di esercizio delle opzioni contrattuali come indicato nei documenti di gara. Alla carenza appena spiegata e certificata dall'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, l'ospedale ha cercato di sopperire attraverso idonee procedure di acquisizione di personale dipendente il cui espletamento non ha avuto l'esito sperato (l'ultimo concorso portato a termine e bandito per dieci posti, è sfociato in realtà in una sola candidata idonea che, tuttavia, non ha poi dato disponibilità all'assunzione.


L'operazione si è resa necessaria per non interrompere del tutto l'erogazione del servizio, a fronte di una carenza di personale che interessa da vicino e in maniera pressante proprio il settore della Radiologia. Una problematica piuttosto comune, che però nel territorio del Friuli Occidentale negli ultimi anni si è fatta sentire in modo molto particolare, tanto da indurre l'Azienda alla scelta più drastica.
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Il Gazzettino