Radio Venezia, addio alle frequenze: dopo 49 anni "trasloca" in streaming sul web. Al suo posto Radio Bruno

Radio Venezia, addio alle frequenze: dopo 49 anni "trasloca" in streaming sul web. Al suo posto Radio Bruno
VENEZIA - Il Leone di Venezia mette giù le cuffie. RadioVenezia, la radio storica della città che - negli anni Ottanta del secolo scorso - era ben salda sul podio...

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VENEZIA - Il Leone di Venezia mette giù le cuffie. RadioVenezia, la radio storica della città che - negli anni Ottanta del secolo scorso - era ben salda sul podio delle più ascoltate della regione, da ieri non è più sulle frequenze Fm. Frequenze che sono già passate a Radio Bruno, una “superstation” con sede a Carpi, in provincia di Modena, che quindi si espande su un’area, quella finora occupata da RadioVenezia, che copre buona parte del Veneto, con l’emittente cittadina che resta in vita trasmettendo solo in streaming via web. 

FREQUENZE D’ORO

Gianni Vindigni, patron della radio fondata nel 1974 e di TeleVenezia (che continua invece la sua programmazione normale), evita per ora di rilasciare dichiarazioni, rimandando ad una prossima comunicazione ufficiale a doppia firma con l’editore di Radio Bruno, anche se conferma il passaggio della preziosissima frequenza regionale 92.4 (irradiata da Pianezze per coprire un “cono” che arriva nelle province di Venezia, Treviso, Padova, Vicenza e Rovigo) e quella locale 103,5 emessa da Marghera. «Non dico nulla - taglia corto Vindigni -, comunque non è un’acquisizione delle frequenze ma un accordo. RadioVenezia resterà sul web». 
Se per la superstation emiliana che finora era presente in Veneto solo a Verona e in parte del rodigino è un enorme passo avanti per ampliare diffusione ed ascolti (e ieri, primo giorno sulle nuove frequenze, speaker e deejay della radio modenese già hanno salutato i nuovi ascoltatori veneti), per RadioVenezia è un colpo quasi mortale, come per i numerosi ascoltatori ancora affezionati che ieri non riuscivano a capire cosa fosse successo, continuando a risintonizzare le radio nella vana speranza di ritrovare la loro emittente.

GLI ANNI DELLE RADIO LIBERE

Francesco Dal Corso, speaker di RadioVenezia negli anni d’oro, è uno che ha la passione per le radio nel sangue, e ieri ha pubblicato un post per dichiarare tutta la sua delusione per questo quasi addio. «Mi dispiace che nessuno abbia fatto qualcosa per salvare questo importante pezzo della illustre storia delle radio e di Mestre - commenta Dal Corso -. Radio Venezia fu una delle primissime radio libere ad iniziare le trasmissioni in Italia nella prima metà degli anni Settanta e, anche se continuerà via web, capiamo tutti che, accendendo la radio, un pezzo della nostra città non ci sarà più». Di certo, secondo molti esperti del settore, RadioVenezia avrebbe pagato negli anni la scelta di non cambiare nome, restando ancorata al territorio mentre le altre emittenti locali sono cresciute come veri e propri network. L’unica “ricchezza” rimasta erano appunto quelle due frequenze (soprattutto la 92.4) dove ora trasmette Radio Bruno, più ovviamente la sede tra via Piraghetto e via Monte Nero nella quale da ieri sono stati spenti i microfoni, lasciando mute anche le cuffie del simpatico, vecchio Leone di Venezia disegnato dall’artista Guerrino Boatto, come simbolo di una radio che ha fatto un pezzo di storia dell’intera città, forgiando generazioni di deejay e programmatori di quella che, negli ultimi anni, era stata soprannominata “La radio che balla”. E che ora, almeno in modulazione di frequenza, non balla più.

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Il Gazzettino