CHIOGGIA - Costo alla produzione 55,6 centesimi al chilo. Costo per il consumatore tra i 2,5 e i 3 euro al chilo. Potrebbe sembrare un prezzo “equo” (o, almeno,...
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CHIOGGIA - Costo alla produzione 55,6 centesimi al chilo. Costo per il consumatore tra i 2,5 e i 3 euro al chilo. Potrebbe sembrare un prezzo “equo” (o, almeno, accettabile, in valore assoluto) se non fosse per il passaggio intermedio che manca: il prezzo all’ingrosso che viene corrisposto ai produttori, ovvero 16 centesimi al chilo, attualmente, con minimi che a novembre hanno toccato gli 8 centesimi. Parliamo del radicchio di Chioggia (non necessariamente Igp), ma il discorso si può estendere ad altre produzioni: tutta colpa del caldo eccessivo che ha imperversato da ottobre a metà novembre.
«Le temperature anomale – spiega Michele Bellan, produttore di radicchio – hanno fatto maturare il prodotto con almeno un mese di anticipo. Quello che normalmente si raccoglieva tra novembre e dicembre, abbiamo dovuto raccoglierlo subito a novembre, perché si tratta di un prodotto deperibile». Così, nel giro di dieci giorni, è arrivato sul mercato tutto il radicchio che avrebbe dovuto essere distribuito in due mesi e il prezzo, per i produttori, è crollato a soli 8 centesimi. Ma anche adesso, con le piogge e un clima più freddo, siamo solo a quota 16 centesimi.
Il caldo autunnale non è stata però l’unica avversità climatica del 2022.
Il Gazzettino