Quero. L'unico asilo a rischio chiusura salvato: «Nuovi iscritti, ora Setteville ci sostenga, obiettivo tenerlo aperto per sempre»

Quero. L'unico asilo a rischio chiusura salvato: «Nuovi iscritti, ora Setteville ci sostenga, obiettivo tenerlo aperto per sempre»
SETTEVILLE (BELLUNO) - Sull'avvenuto salvataggio della scuola dell'infanzia Maria Vergerio Casamatta di Quero oramai non ci sono più dubbi. La risposta dei...

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SETTEVILLE (BELLUNO) - Sull'avvenuto salvataggio della scuola dell'infanzia Maria Vergerio Casamatta di Quero oramai non ci sono più dubbi. La risposta dei genitori queresi è stata chiara. Sono stati, infatti, molti quelli che si sono presentati ieri mattina all'incontro di presentazione del prossimo anno scolastico. Pertanto la ferma volontà di genitori e parrocchia volta a tenere aperto l'asilo, è più che sufficiente a garantire il proseguo dell'attività scolastica in quanto, anche in assenza di nuovi iscritti, i 17 già bambini frequentanti supererebbero il numero minimo di 15 che, per le scuole di montagna, come è l'asilo di Quero, bastano per scuola paritaria ovvero equiparata ad una scuola statale.

LA SODDISFAZIONE

«Sinceramente avevamo un po' di paura che, nonostante la pubblicità fatta, la risposta poteva non essere così forte» spiega la portavoce dei genitori Giulia Pisan. «Invece prosegue siamo rimasti più che contenuti anche perché abbiamo già raccolto qualche nuova iscrizione. All'incontro di ieri ha partecipato anche un rappresentante della Cooperativa Provinciale Servizi scs che ha spiegato come potrebbe funzionare la loro gestione». «Il messaggio che abbiamo cercato di trasmettere agli intervenuti - fa sapere Pisan è che quello che offre il nostro asilo, nelle altre strutture non lo troviamo. Io ci ho mandato mia figlia per tre anni, adesso inizierò le elementari ma, se dovessi ripartire, la rimanderei in quell'asilo altre 10 volte in quanto, oltre al normale insegnamento, troverebbe propedeutica musicale, inglese con insegnante madrelingua, la psicomotricità, la logopedista e l'orario dalle 7,30 alle 18 che, per chi lavora, è molto importante». «Insegnanti e personale - prosegue pisano - saranno gestiti dalla cooperativa mentre noi genitori saremo di supporto facendo del volontariato mettendoci a disposizione in base alle necessità. Contiamo di mantenere la retta di 210 euro per l'orario fino alle 16 e 230 euro fino alle 18, con l'aggiunta di 50 euro per l'iscrizione. L'ex Comune ci è sempre stato di supporto e vogliamo credere che sarà così anche per il nuovo. C'è poi il grande lavoro del Vicario don Romeo, del parroco don Mirko e della pro loco di Quero che farà una lotteria durante la sagra dei s'cios devolvendo l'intero ricavato al nostro asilo. Insomma, sarà decisamente una bella squadra a supportarci ea permetterci di proseguire».

LA BATTAGLIA

A tirare il carro ci sono 3 rappresentanti più 2 mamme che si stanno dando molto da fare ma alla base c'è l'intero gruppo dei genitori che sta collaborando. Ma cosa spinge questi genitori a dedicarsi in modo così caparbio alla salvezza della scuola anche tenendo conto del progressivo calo delle nascite? A questo interrogativo la stessa rappresentante dei genitori spiega convintamente che «crediamo in quello che offre la nostra scuola. Mia figlia va alle elementari che sa leggere e scrivere, parlare e contare in inglese». La gestione con molta probabilità sarà in capo alla cooperativa Provinciale Servizi che ha già salvato altri asili che rischiavano la chiusura. I genitori stanno però valutando anche un paio di proposte alternative provenienti da altre cooperative. «L'obiettivo che ci proponiamo ha chiarito bene Giulia Pisan - non è quello di fare un salvataggio provvisorio come si paventava inizialmente ma di salvarlo per sempre. Stiamo già valutando dal prossimo anno di offrire ulteriori servizi aggiuntivi fra i quali il prolungamento di orario alla scuola primaria». In merito alla decrescita delle nascite Giulia è positiva: «Negli ultimi 2 anni - osserva - il numero di bambini nati non è stato poi così basso e sono a conoscenza dell'esistenza di un bel numero di future mamme».

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Il Gazzettino