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LENDINARA - «Un intero quartiere da due anni e mezzo è ostaggio del campanile e dell'incuria, chiediamo soluzioni definitive per la viabilità della zona di via Sciacca perché i disagi e i rischi sono ormai intollerabili». Molte famiglie residenti in via Sciacca e nelle vicine vie Tiepolo, Vecellio, Guardi, Canal e Veronese, il quartiere che si sviluppa vicino al duomo di Santa Sofia e al santuario del Pilastrello, denunciano i disagi che stanno sopportando dal novembre 2019, quando caddero frammenti di pietra dal campanile. Da allora, in attesa di un restauro degli elementi deteriorati, la viabilità attorno al monumento è interrotta. La parte finale di via Sciacca, che passa tra duomo e campanile, è chiusa ai veicoli e il transito dei pedoni è consentito, in quel tratto e in via San Giuseppe, solo nei passaggi coperti (uno dei quali, peraltro, inaccessibile alle carrozzine per via dei gradini). Uscire dal quartiere è un'impresa ed è pure rischioso.
Un abitante, che si fa portavoce di vari altri, riferisce di aver inviato email agli uffici comunali e al sindaco senza aver ottenuto risposta. C'era nell'aria la promozione di una petizione, finora frenata solo dalla pandemia. «Dopo due anni e mezzo la zona sottostante il campanile è ancora chiusa, impedendo la naturale circolazione di tutto il rione scrive il gruppo di residenti - La condizione è divenuta cronica; la presenza di ponteggi coperti con teli spesso volanti, aree interdette a ridosso del campanile e una vera e propria barriera che rende difficoltoso e talvolta impedisce ai cittadini anziani o diversamente abili il libero transito verso il centro è indecorosa e inaccettabile».
SITUAZIONE DI PERICOLO
Il problema più pressante riguarda la sicurezza, dato che per uscire dal quartiere auto e biciclette hanno solo due percorsi, entrambi pericolosi. «L'uscita di via Vecellio su via del Santuario - osservano ancora i residenti - sbocca su un marciapiede in cui spesso circolano bici contromano, oltre che pedoni, mentre l'uscita sulla Sr 88 è come una roulette russa a causa della carente visibilità; così si rischiano spesso incidenti come quelli che si sono già verificati.
VIVIBILITÀ A RISCHIO
Gli abitanti di via Sciacca e delle vie limitrofe auspicano che si trovi una soluzione definitiva, non il solito intervento-tampone. «Occorre che cittadini e Comune insieme alla Curia e alla parrocchia, proprietaria del campanile, tornino a discutere di soluzioni rapide ed efficaci concludono - ne va della vivibilità della città. Oltre a migliorare la qualità della vita dei cittadini del quartiere ne guadagnerebbe tutta la zona che è il raccordo tra il santuario e il duomo, mete dei pellegrinaggi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino