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NOVENTA - Al momento della votazione della mozione promossa dal sindaco Marcello Bano che chiedeva al consiglio pieno mandato per avviare l'iter del passaggio di San Vito a Noventa, i quattro consiglieri di minoranza del centrosinistra hanno abbandonato l'aula. Avevano infatti proposto un paio di emendamenti che non sono stati accolti dalla maggioranza. Nello specifico la minoranza chiedeva che la frase "sostegno alla battaglia dei cittadini di San Vito" fosse sostituita con "sostegno alla richiesta". A questo la maggioranza aveva acconsentito. Poi sempre la minoranza, attraverso il consigliere Luigi Alessandro Bisato del Pd voleva che la frase della mozione "l'amministrazione dà mandato a sindaco e giunta di porre in atto le azioni necessarie" si sostituisse con "il consiglio comunale auspica che il comune di Vigonza avvii l'iter", cosa che non è stata accettata perchè avrebbe completamente svuotato la mozione dal punto di vista operativo. L'uscita dall'aula ha fatto sì che la mozione si votasse senza modifiche. Il documento, indispensabile per andare avanti nelle procedure, è stato così approvato con undici voti favorevoli e zero contrari.
La seduta
É stata una serata che potrebbe ridisegnare i confini di Noventa quella di martedì in villa Valmarana nel corso di un consiglio comunale straordinario. Di fronte a una settantina di cittadini di San Vito, il parlamentino ha approvato la mozione presentata dal sindaco Bano per iniziare il percorso di modifica dei confini comunali, come richiesto dai 530 residenti della frazione che hanno firmato per il passaggio dal comune di Vigonza a quello di Noventa. Le loro ragioni sono state illustrate in apertura di seduta dai due consiglieri vigontini Marisa Grisenti e Niccolò Tacchetto. «La vita quotidiana dei sanvioti verte su Noventa - ha spiegato Grisenti - a questo comune si rivolgono per la scuola, i servizi, la farmacia, le poste, la spesa quotidiana, i trasporti pubblici, la biblioteca, il centro anziani e molto altro». Ha aggiunto il collega consigliere Tacchetto: «A Vigonza abbiamo portato in consiglio comunale una battaglia che i nostri concittadini combattono da almeno 40 anni, ottenendo un voto favorevole. Per noi è una questione pratica, perché alcuni servizi come il trasporto scolastico o il poter venire a fare documenti vicino a casa non sono possibili senza il cambio di comune».
L'impegno
Nell'introdurre la serata Bano ha affermato: «Non siamo qui per dire come andrà a finire, per decidere noi cosa deve succedere ai confini del nostro comune e di quello di Vigonza.
Il Gazzettino