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VENEZIA - Una coda lunga centinaia di metri e oltre un'ora e mezza di attesa per imbarcarsi verso Venezia e le isole. Ancora disagi per i viaggiatori che s'imbarcano a Punta Sabbioni verso il centro storico lagunare. È la situazione che si è registrata ieri mattina, con la punta massima di disagi registrata attorno alle 11.30 con centinaia di passeggeri rimasti a terra. A complicare la situazione ci sarebbe stato anche la scelta di far partire la motonave a mezzo carico per non accumulare minuti di ritardo nella navigazione mentre a rallentare le operazioni di salita a bordo sarebbe stato il passaggio tra i tornelli, soprattutto a fronte di una mole numerosa di turisti.
Caos vaporetti, un'ora e mezzo di fila sotto al sole per imbarcarsi
Durissima la protesta di chi è rimasto a terra sotto il sole per attendere la corsa successiva. Ed altrettanto dura è stata la reazione delle opposizioni che hanno messo in discussione per l'ennesima volta il servizio di trasporto pubblico. «Se le motonavi partono a mezzo carico perché non hanno tempo per imbarcare - tuona Angelo Zanella, capogruppo di Ct-per tutti - significa che gli orari sono mal studiati.
Ma oltre a mettere in discussione i servizi, dai banchi di opposizione arrivano anche delle possibili soluzioni: «Va intensificato il numero di collegamenti prosegue Zanella - vanno aumentate le assunzioni stagionali ma occorre anche una revisione dei contratti con la previsione di straordinari e vanno ripristinate le motonavi con linea diretta Punta Sabbioni-Venezia, (non con battelli da 90 posti in linea diretta aggiunti a giugno, che potranno essere invece spostati per un collegamento diretto con i Lido). Non dimentichiamo poi che servono investimenti immediati sull'imbarcadero, per mesi non abbiamo avuto uno straccio di progetto».
A farsi sentire è anche l'ex assessore Dora Berton: «Sarebbe interessante commenta chiedere all'Amministrazione come mai ha sottovalutato tutte le segnalazioni, da novembre ad oggi, di Azione Cavallino-Treporti e quelle mie personali ma soprattutto, guardando al futuro, bisognerebbe chiedere come procede la progettazione del termina e come sarà il cronoprogramma dei lavori».
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Il Gazzettino