Illuminata la via Dimai-Verzi, simbolo di una serie di eventi legati all'alpinismo

La via alpinistica di Punta Fiames
CORTINA D’AMPEZZO - I punti luminosi si accendono ogni sera, sulla parete della Punta Fiames, che chiude a nord la conca d’Ampezzo: mostrano la via alpinistica aperta...

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CORTINA D’AMPEZZO - I punti luminosi si accendono ogni sera, sulla parete della Punta Fiames, che chiude a nord la conca d’Ampezzo: mostrano la via alpinistica aperta nel 1901 dalle guide alpine Antonio Dimai e Agostino Verzi. Quelle luci segnano il passaggio epocale, dai pionieri dell’alpinismo, che cercavano la vetta, per il cammino più semplice, agli arrampicatori che si cimentavano con le vie alpinistiche, le pareti. E’ una storia antica, radicata, che merita di essere conservata e illustrata in un museo della montagna e dell’alpinismo. 


Il gruppo Guide alpine di Cortina ha illustrato iniziative ed eventi di questa estate, per esaltare una attività che ha dato l’avvio al turismo sulle Dolomiti: i primi forestieri, da diverse nazioni europee, giunsero infatti per salire le montagne, nella seconda metà dell’Ottocento. Molti di loro furono coinvolti dalle relazioni del giovane viennese Paul Grohmann, che per questo fu fatto cittadino onorario di Cortina d’Ampezzo. «Vogliamo sottolineare la ricorrenza del 1901, perché in quell’epoca cambiò il modo di andare in montagna – conferma Luca Dapoz, presidente delle Guide di Cortina – prima si sceglieva la strada più facile, magari soltanto un ghiaione; da allora in poi si arrampica in parete». 
Sport e turismo, quindi un’attività economica fondamentale per la comunità paesana, con l’arrivo di personaggi di primo piano, come Alberto I, re dei Belgi. Quest’anno ricorrono anche 150 anni del primo libretto di guida alpina, intestato a Fulgenzio Dimai, emesso nel luglio 1871, che lo autorizzava ad accompagnare clienti in montagna. «Le Guide sono un punto di riferimento della nostra comunità – ha confermato il sindaco Gianpietro Ghedina – sia nella storia del paese, sia nella vita presente. La via Dimai-Verzi sulla Punta Fiames, illuminata di notte, con quei punti luminosi, è ormai ovunque, è un’immagine che promuove Cortina nel panorama internazionale. Questo è un anno speciale di anniversari, in cui la montagna è protagonista». 

La guida alpina Franco Gaspari, pronipote di Antonio Dimai, ha illustrato le vicende storiche dell’epoca, con numerose fotografie, preziose per la loro rarità, che andrebbero conservate e valorizzate, come molti altri cimeli: «Faccio un appello all’amministrazione, perché si crei un museo, che possa contribuire a fermare l’emorragia di documenti, di materiali, prima che sia troppo tardi». Il 15 agosto, il giorno dell’Assunzione, le guide alpine non lavorano, per antica tradizione; quel giorno, nella piazza intitolata ad Angelo Dibona, simbolo stesso delle guide ampezzane, sarà proiettato un documentario storico. Il 27 agosto arriverà a Cortina l’alpinista nepalese Nirmal Purja, che ha salito d’inverno il K2, la montagna degli Italiani, conquistata il 31 luglio 1954 dall’ampezzano Lino Lacedelli; infine il 24 settembre ci sarà il Delicious climbing, giornata di arrampicata sportiva, alle Cinque Torri. 
 

 

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Il Gazzettino