Dopo il pugno alla barista minaccia con il coltello i carabinieri: arresto convalidato. L'aggressore non ricorda più nulla

Foto d'archivio
CORDENONS - Del coltello puntato contro i carabinieri del Radiomobile non ricorda nulla. E neanche del pugno sferrato sulla fronte della barista del bar Alla Passeggiata di via...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

CORDENONS - Del coltello puntato contro i carabinieri del Radiomobile non ricorda nulla. E neanche del pugno sferrato sulla fronte della barista del bar Alla Passeggiata di via Sclavons. Hasibullah Hiran, 26 anni, afghano con regolare permesso di soggiorno e un lavoro come educatore in una cooperativa a Brugnera, giovedì sera è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Un arresto che il gip Monica Biasutti ha convalidato ieri pomeriggio accogliendo la misura cautelare proposta dal sostituto procuratore Andrea Del Missier. Hiran dovrà rispettare un obbligo di dimora nella provincia di Pordenone che lo costringe a stare in casa durante le ore notturne, al quale si aggiunge un obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria, ovvero i carabinieri di Cordenons.


L'AGGRESSIONE
Sul movimentato episodio, che risale alle 22.30 circa, c'è ancora molto da chiarire. Hiran abita poco distante dal locale pubblico di via Sclavons. Da quanto è emerso, se la sarebbe presa con la fidanzata perché aveva ordinato un spritz. Alla seconda ordinazione si è scagliato contro la barista che stava servendo al tavolo colpendola in fronte e procurandole una ferita lacero contusa al sopracciglio. Sembrava finita lì. La vittima dell'aggressione ha contattato il 112 spiegando la situazione e la sala operativa dei Carabinieri ha inviato a Cordenons un equipaggio del Radiomobile di Pordenone. I militari dell'Arma stavano raccogliendo la testimonianza della barista e di alcuni avventori, quando Hiran si è nuovamente presentato nel locale.


LA RESISTENZA
Scalzo, addosso soltanto i boxer da bagno, ha sfidato i carabinieri agitando un coltello dalla lama lunga 15 centimetri. Era incontenibile, impossibile riportarlo alla calma. Stava diventando pericoloso, ma uno dei militari è stato molto abile: è riuscito a disarmarlo e ad evitare il peggio. Dopodiché, per mettere fine alle intemperanze del ventiseienne, è stato utilizzato lo spray al peperoncino.


L'ARRESTO


Hiran è stato arrestato per resistenza con lesioni ai due carabinieri (hanno entrambi una prognosi di sei giorni). La Procura gli contesta anche le lesioni alla barista e le minacce agli altri avventori. Da parte dei carabinieri sono in corso accertamenti per comprendere le due fasi delle aggressioni: quella contro la batista e, successivamente, contro i militari intervenuti a Cordenons. Saranno raccolte le testimonianze delle persone presenti nel locale giovedì sera per avere un quadro completo. Hiran è difeso dall'avvocato Martino Benzoni, ieri sostituito in udienza dalla collega Laura Fagotto, nominata d'ufficio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino