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CORDENONS - Del coltello puntato contro i carabinieri del Radiomobile non ricorda nulla. E neanche del pugno sferrato sulla fronte della barista del bar Alla Passeggiata di via Sclavons. Hasibullah Hiran, 26 anni, afghano con regolare permesso di soggiorno e un lavoro come educatore in una cooperativa a Brugnera, giovedì sera è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Un arresto che il gip Monica Biasutti ha convalidato ieri pomeriggio accogliendo la misura cautelare proposta dal sostituto procuratore Andrea Del Missier. Hiran dovrà rispettare un obbligo di dimora nella provincia di Pordenone che lo costringe a stare in casa durante le ore notturne, al quale si aggiunge un obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria, ovvero i carabinieri di Cordenons.
L'AGGRESSIONE
Sul movimentato episodio, che risale alle 22.30 circa, c'è ancora molto da chiarire.
LA RESISTENZA
Scalzo, addosso soltanto i boxer da bagno, ha sfidato i carabinieri agitando un coltello dalla lama lunga 15 centimetri. Era incontenibile, impossibile riportarlo alla calma. Stava diventando pericoloso, ma uno dei militari è stato molto abile: è riuscito a disarmarlo e ad evitare il peggio. Dopodiché, per mettere fine alle intemperanze del ventiseienne, è stato utilizzato lo spray al peperoncino.
L'ARRESTO
Hiran è stato arrestato per resistenza con lesioni ai due carabinieri (hanno entrambi una prognosi di sei giorni). La Procura gli contesta anche le lesioni alla barista e le minacce agli altri avventori. Da parte dei carabinieri sono in corso accertamenti per comprendere le due fasi delle aggressioni: quella contro la batista e, successivamente, contro i militari intervenuti a Cordenons. Saranno raccolte le testimonianze delle persone presenti nel locale giovedì sera per avere un quadro completo. Hiran è difeso dall'avvocato Martino Benzoni, ieri sostituito in udienza dalla collega Laura Fagotto, nominata d'ufficio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino