MONTEBELLUNA - L'arbitro fischia il fallo. È carica al portiere. Ma l'avversario, invece di fermarsi e tornare in difesa, calcia il pallone e lo insacca in rete, a...
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TENSIONE IN TRIBUNA
Animi surriscaldati soprattutto nella ripresa, dopo che il primo tempo aveva visto il Treviso mettere a segno ben tre reti. Poi nei secondi quarantacinque minuti il gol del 3 -1 ha forse contribuito ad aumentare le tensioni in campo, ed anche in tribuna, dove si è assistito ad una lunga serie di insulti da parte e delle tifoseria. Con qualche esagitato che, nel caos finale seguito all'aggressione, ha pure cercato di scavalcare le recinzioni per entrare in campo. Il tutto davanti ad intere famiglie che si erano accomodate sugli spalti - anche con bambini piccoli - per passare una mattinata di sport e festa.
A fine partita, una volta calmati gli animi, i giocatori del Portomansuè si sono scusati con gli avversari e il pubblico. E il presidente Lucchese ha subito scritto una lettera al collega del Treviso, Luca Visentin, specificando che «il gesto del giocatore, ingiustificabile, verrà sanzionato con un provvedimento immediato che anticipa quello della giustizia sportiva. Abbiamo creato il settore giovanile non solo per insegnare ai ragazzi il calcio, ma soprattutto i valori». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino