CASIER - La denuncia è vera e il fatto accaduto realmente. Ma il vero fake è la notizia di rapimento che ha creato una autentica psicosi su Facebook. Far rimbalzare...
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IL GRUPPO
A chiudere la faccenda definitivamente, gli amministratori di un gruppo facebook specializzato nella segnalazione di furti e atti di microcriminalità. Che hanno usato sagge parole. «Buonasera da tutta questa storia della notizia del bambino fotografato poi forse strattonato poi..... E avanti cosi, abbiamo imparato una cosa, anzi due, la prima, di prendere sempre con le pinze le notizie e la più importante di non perdere mai di vista i nostri bambini perché non siamo più negli anni 80 quindi cerchiamo di star dietro ai nostri bambini, di insegnargli come ci si comporta con gli sconosciuti e che non siamo tutti fratelli e sorelle esistono i malintenzionati nel mondo reale».
LA PAURA
L'allarme era scattato con il messaggio di una madre inviato lunedì 4 giugno. «Allora, non so se faccio bene o male e se questo è il canale giusto, ma mi hanno appena detto una cosa molto grave che è successa ieri al parco giochi di Dosson ad un conoscente (quindi non è una bufala) e credo sia meglio avvisare più gente possibile... hanno tentato di rapirgli il figlio di 6 anni. Un uomo brizzolato sulla cinquantina e una donna di colore più giovane si sono avvicinati con la scusa di scattare una foto, hanno fatto avvicinare il bambino e un suo amico con il quale stava giocando alla macchina (una Jaguar scura) e hanno cercato di caricarli in macchina. Il padre, anche se in ritardo, se n'è accorto e loro sono scappati. Le forze dell'ordine sono ovviamente state avvisate».
LE TELEFONATE
In breve una notizia diventa virale, al punto che anche ai carabinieri sono cominciate a giungere telefonate preoccupate di genitori e insegnanti che hanno letto il messaggio dal proprio smartphone e stupidamente hanno, senza verificare con le forze dell'ordine la notizia, alimentato ancora di più un allarme che non ha nessun fondamento. Per ultimo, a placare ansie inesistenti, ecco il sindaco di Preganziol Paolo Galeano. «A seguito della segnalazione giunta sono stati prontamente interessati della questione sia i Carabineri che la Polizia Locale del Corpo Intercomunale di Casier e Preganziol, che hanno provveduto a tutti gli accertamenti del caso, non rilevando ad ora (anche dalle immagini delle telecamere di sicurezza) nulla di corrispondente o collegato a quanto segnalato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino