Psicologi in ospedale: 9.800 richieste di aiuto. Dai pazienti, ai famigliari ai medici

Aumenta l'attività del gruppo dell'Unità operativa: 16 professionisti che svolgono incontri personalizzati

Il dg Giuseppe Dal Ben con lo staff di psicologhe e psicologi
PADOVA - In ospedale non tutto il “dolore” può essere curato con i farmaci. Lo sa bene il team dell’Unità operativa di Psicologia ospedaliera, che...

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PADOVA - In ospedale non tutto il “dolore” può essere curato con i farmaci. Lo sa bene il team dell’Unità operativa di Psicologia ospedaliera, che attraverso le attività di consulenza, valutazione psicodiagnostica e psicoterapia individuale o di gruppo, ha l’obiettivo di contenere la sofferenza e promuovere un maggior benessere psicofisico di pazienti, familiari e dipendenti di via Giustiniani


Nel 2022 gli psicologi del servizio hanno erogato 9.750 prestazioni. Un dato in continuo aumento, visto che la figura dello psicologo è sempre più richiesta in corsia, soprattutto a seguito della pandemia. Nel 2021, infatti, le prestazioni psicologiche sono state 8.517. L’Unità di Psicologia ospedaliera conta 16 psicologi di ruolo. Oltre a questi, sono circa una trentina gli psicologi incardinati nei vari reparti di via Giustiniani all’interno dei team specialistici multidisciplinari. Per far fronte all’aumento di attività e valorizzare il team, nei giorni scorsi è stata inaugurata la nuova sede dell’Uoc di Psicologia Ospedaliera, dove vengono garantiti colloqui nel rispetto della privacy.
Nel caso dei pazienti e dei loro familiari i professionisti, ad esempio, entrano in azione a sostegno dell’iter di trapianto d’organo, in campo pediatrico, dopo un lungo periodo di coma, a seguito di diagnosi difficili e così via. Il secondo compito del servizio di Psicologia è rivolto al personale dipendente dell’Azienda ospedaliera relativamente alle problematiche stress lavoro correlate e alla salute globale all’interno del contesto lavorativo.
 

LE AREE 
Per quanto riguarda pazienti e familiari, ogni consulenza psicologica svolta richiede spesso l’esecuzione di più colloqui con somministrazione di test psicodiagnostici/neuropsicologici e relativa valutazione, raccordo con le equipe invianti e con gli specialisti ospedalieri. Il fine è strutturare gli interventi psicologici necessari, promuovendo la continuità assistenziale intra ed extraospedaliera. 
Con l’arrivo dell’emergenza sanitaria, l’equipe ha dato il via alle prestazioni psicologiche in via telematica. Modalità che, se appropriata, viene ancora utilizzata a vantaggio della continuità assistenziale. I colloqui da remoto, infatti, hanno ridotto gli abbandoni e favorito l’aderenza ai trattamenti.
 

L’INTERNO
Per quanto riguarda l’attività rivolta al personale interno nel 2022 sono state erogate complessivamente 350 prestazioni individuali a medici, infermieri, tecnici e amministrativi, oltre che 40 incontri per consulenze al ruolo o di equipe. Tra i nodi più frequenti da sciogliere ci sono le problematiche stress lavoro correlate e il rischio clinico. C’è chi ritiene di essere vittima di mobbing, chi fatica a sopportare carichi di lavoro pressanti e casi emotivamente coinvolgenti. La consulenza, dunque, diventa uno spazio di riflessione personale ed è aperta a qualunque categoria o ruolo. Gli interventi proposti abbracciano tre livelli: individuale, di gruppo e organizzativo. Il servizio svolge anche consulenze al ruolo ai dirigenti con funzioni apicali o di coordinamento, inoltre realizza interventi di gruppo rivolti alle equipe sulla presenza di problematiche di disagio o stress. Non manca poi l’organizzazione di interventi ad hoc con l’ufficio Formazione per risolvere dinamiche organizzative. 


L’Unità di Psicologia Ospedaliera sin dall’inizio della pandemia ha attivato nei reparti più coinvolti un intervento denominato “Risvolti psicologici dei processi assistenziali e tecniche di defusing per il personale dei reparti in situazioni critiche”, che rimane come format disponibile anche in caso di episodi di aggressione al personale o altri eventi traumatici per le equipe. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino