Jessica si toglie la vita con la pistola del padre, un noto imprenditore L'ultimo inquietante post su Fb

Jessica Armellin (Foto Facebook)
CONEGLIANO (TREVISO) - Tragedia inspiegabile ieri mattina in via Asiago 16, in una delle zone residenziali più esclusive della città, sulla collina di Monticella, dove vivono...

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CONEGLIANO (TREVISO) - Tragedia inspiegabile ieri mattina in via Asiago 16, in una delle zone residenziali più esclusive della città, sulla collina di Monticella, dove vivono molte famiglie benestanti in abitazioni di prestigio circondate dal verde. Con un colpo di pistola si è tolta la vita Jessica Armellin. Aveva solo 36 anni.




Il dramma è accaduto nella villa di famiglia, dove viveva con il padre Ezio, notissimo imprenditore nel settore degli arredamenti. La madre Tiziana risiede da tempo in un'altra zona della città assieme all'anziana madre, ma mantiene i rapporti con la famiglia del marito e, quando ha saputo, è subito accorsa. Jessica era figlia unica, ma aveva deciso di seguire un percorso diverso, coltivando le proprie passioni. Dopo le lauree in psicologia e assistenza sanitaria con il massimo dei voti, aveva conseguito varie specializzazioni ed esercitava la libera professione.



Jessica, nel cuore della notte, ha impugnato la pistola del genitore, un’arma regolarmente detenuta, e ha fatto fuoco togliendosi la vita. A scoprire il suo corpo è stato proprio il padre, che ha dato subito l'allarme. Sul posto sono sopraggiunte un'ambulanza del 118 e l'auto medica, ma purtroppo non c'era più nulla da fare.



«Jessica - sottolineano alcuni residenti di Monticella - era una giovane perbene e garbata con tutti. Non riusciamo proprio a capire i motivi del suo gesto».



Qualche segnale del suo disagio era però apparso recentemente sul profilo Facebook: «Beato chi riesce a dormire con 2 gocce di Chanel numero 5, a me ce ne vogliono almeno 30 di Minias (un potente sedativo, ndr)», aveva scritto il 23 febbraio.



La sua è una famiglia di imprenditori molto nota. Sono titolari del Trapuntificio Tiziana, un'azienda di salotti, presente anche nei mercati esteri, che aveva operato a lungo nella zona dei Gai a San Vendemiano e che da alcuni anni si è trasferita in una nuova e più ampia sede nella zona industriale di Scomigo.



Ieri, sempre nella Marca, altri due suicidi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino