Provincia: la svolta a destra dei “civici”, isolato il Pd della lista “Futura centrosinistra bellunese”

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BELLUNO - Era in mano ai cosiddetti Civici – lista “Obiettivo Provincia” - il pallino per la formazione della prossima maggioranza in consiglio provinciale. E giovedì lo hanno usato annunciando il sostegno al presidente Padrin. Ieri l’ufficializzazione della loro posizione in un lungo comunicato. “Obiettivo Provincia” ha conquistato due seggi, tre la lista “Futura Centrosinistra Bellunese”, cinque “Progetto Dolomiti”, centrodestra. Deleghe ecumeniche come nelle ultime occasioni, dunque? Probabilmente no. Perché il centrosinistra, che ha portato a Palazzo Piloni tre consiglieri, si è sempre detto indisponibile ad una ammucchiata all’insegna del “vogliamoci tutti bene” ed anche ieri ha ribadito: «Insieme per cosa? Qual è il programma dei civici? Oltre ai titoli, ci vogliono i contenuti. Qual è per esempio la loro posizione sul Vanoi? E sui trasporti? Combattere lo spopolamento? Certo, ma come? E così via».

GLI EQUILIBRI
Oggi se ne saprà di più perché ieri sera il Pd si è incontrato per un’analisi del voto. Intanto nell’incontro con il presidente Roberto Padrin, i rappresentanti dei Civici - Carlo Zanella (sindaco di Cesiomaggiore e referente per il Feltrino), Gianluca Dal Borgo (sindaco di Chies e referente per la Valbelluna-Alpago), Mirco Costa (consigliere di Belluno e referente per la Valbelluna) e Fabio Luchetta (sindaco di Vallada e referente per l’Agordino) – hanno discusso dei “temi territoriali” ed annunciato “la disponibilità a lavorare sulle priorità del Bellunese” tramite i due eletti della lista: Vanessa De Francesch e Matilde Vieceli. Dice Zanella: «Abbiamo voluto portare la nostra disponibilità a lavorare concretamente sui temi del territorio e a proseguire il programma del presidente, che le forze politiche - centrodestra e centrosinistra - avevano condiviso dopo le elezioni del 2021. Il nostro movimento è nato appositamente per seguire le tematiche chiave del Bellunese - dallo spopolamento della montagna alle infrastrutture, dalla formazione ai trasporti - senza condizionamenti di parte, ma nell’ottica della concretezza. In questo senso, riteniamo di poter dare il nostro contributo attivo a un ente che nonostante la legge Delrio rimane fondamentale per coordinare le azioni e le politiche di area vasta. E anche di poter raccogliere la voce civica del Bellunese per gli altri appuntamenti, come le Regionali 2025». 

L’ORIGINE
Lucchetta prosegue: «Siamo nati nell’autunno 2023 attorno ad alcuni temi. Su tutti quello dello spopolamento e delle politiche attive per contrastare la crisi demografica della montagna bellunese. Oggi è necessario trovare sinergie ampie su questo tema, che non ha colorazione politica o partitica, ma solo necessità di misure reali e forti. Negli anni in cui sono stato consigliere provinciale ho potuto toccare con mano quanto il lavoro della Provincia richieda lo sforzo di tutti. Ed è il motivo per cui abbiamo assicurato il nostro impegno al presidente Padrin». «Costruire è sempre stato il nostro obiettivo. E oggi possiamo farlo partendo da due punti fermi, due consiglieri provinciali – aggiunge Dal Borgo - non vogliamo essere subalterni a nessuno, ma pronti a ricucire gli strappi tra destra e sinistra. Non abbiamo una Provincia rotta, ma abbiamo il compito di farla rinascere dopo dieci anni di legge Delrio che si è dimostrata inadatta per governare un territorio di montagna. E forse, proprio la contrarietà alla Delrio, che accomuna in questo momento centro, destra e sinistra, è l’elemento che potrà farci lavorare tutti insieme per il bene del nostro territorio». 

IL PROGRAMMA


Quanto al programma del presidente, “Obiettivo Provincia” ha dichiarato di sottoscriverlo: «Oggi, in un territorio che chiede azioni concrete, abbiamo bisogno di portare avanti il programma e le misure già intraprese e non possiamo perdere tempo – chiude Mirco Costa – è per questo che da parte nostra c’è la piena disponibilità a lavorare per ricostruire quello che è stato distrutto con anni di tagli e presunti risparmi. Servono risorse economiche e umane, solo così rilanceremo la Specificità della nostra Provincia e siamo pronti a farlo con tutti coloro che avranno a cuore le necessità del territorio».
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Il Gazzettino