Stop alle trivelle, il Parco del Delta ricorre al Tar contro il decreto

I sindaci dei nove comuni del parco del delta del Po con il presidente Moreno Gasparini
PORTO VIRO (ROVIGO) - Il Parco Delta del Po, e singolarmente tutti i sindaci dei nove comuni che ne fanno parte, hanno depositato venerdì al Tar del Lazio, tramite...

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PORTO VIRO (ROVIGO) - Il Parco Delta del Po, e singolarmente tutti i sindaci dei nove comuni che ne fanno parte, hanno depositato venerdì al Tar del Lazio, tramite l’avvocato Bruno Barel di Treviso, il ricorso contro il decreto 116/2021 dei ministeri della Transizione ecologica e della Cultura. Il ricorso è stato illustrato al Centro visitatori del Parco a Porto Viro dal presidente Moreno Gasparini con Alessandro Faccioli per la Regione, i sindaci dell’area anche in rappresentanza dei pescatori e operatori turistici, Eddi Boschetti del Wwf di Rovigo e Giorgio Uccellatori di Confagricoltura.



AZIONE CONDIVISA
«Atto doveroso - ha detto il presidente Gasparini - per fermare la ripartenza delle trivelle per l’estrazione di idrocarburi in alto Adriatico, per un equilibrio marino ma soprattutto, ed è quello che più interessa i cittadini, manifestato con un secco “No” alle trivelle con il referendum del 2016, è la subsidenza. Il nostro territorio è già di oltre tre metri sotto il livello del mare e l’abbassamento continua ancora. Siamo all’asciutto grazie al Consorzio di Bonifica che si avvale del lavoro di 38 idrovore e 117 pompe in funzione per una spesa totale di 2,4 milioni di euro all’anno in sola energia elettrica. Abbiamo la presenza di siti naturalistici di interesse comunitario nell’alto Adriatico, le stesse aree previste per le trivellazioni ed estrazioni, la cui attività potrebbe compromettere sensibilmente gli sforzi degli ultimi anni per la protezione della fauna marittima. Sarebbe inoltre un enorme danno a economia e turismo. Il Delta ha già dato: ora basta».
 
FRONTE COMPATTO
Unanime la posizione dei sindaci. «Abbiamo saputo del decreto - spiega Maura Veronese, sindaco di Porto Viro - dopo la sua approvazione, senza essere interpellati come comunità: noi sindaci siamo gli alfieri della difesa dei cittadini, confidiamo nell’arrivo di truppe a tutela del nostro territorio». Per Roberto Pizzoli sindaco di Porto Tolle, e qui anche in rappresentanza della Provincia: «È un problema ciclico che ci mette su due binari, politico e giuridico, e li stiamo percorrendo. La Provincia, all’unanimità ha rinnovato il no alle trivelle». 
«Dobbiamo fare i conti - ha detto Faccioli - anche con gli eventi climatici: se si dovesse abbassare ancora il suolo sarebbe un disastro per la pesca». Francesco Siviero, sindaco di Taglio di Po ricorda la presentazione del progetto in Regione e invita i ministri «qui da noi per un incontro con la comunità». Il sindaco di Rosolina Franco Vitale ha evidenziato l’ottimo lavoro del Consorzio di Bonifica per tenere all’asciutto il territorio: «Una assurdità italiana che per l’ennesima volta venga ripreso il discorso delle trivellazioni». Il sindaco Luisa Beltrame di Ariano Polesine ha ringraziato il Parco per il coinvolgimento dei sindaci in questa insana decisione della politica e denunciato le scelte fatte dall’alto che mettono a rischio il futuro dell’area. 
DIFESA DELL’AMBIENTE

Schierato per il no alle trivelle che si concretizza con il ricorso al Tar anche il sindaco di Adria Omar Barbierato: «Si decide il nostro futuro; giusto invitare i ministri a parlare con il territorio». Boschetti ha apprezzato la decisione del Parco di muoversi tempestivamente: «Deve sempre essere la cabina di regia per la tutela del territorio». Per Uccellatori di Confagricoltura: la subsidenza è un problema gravissimo che pesa sul mondo agricolo». Il Parco veneto potrebbe fare da apripista. «Al momento non risulta che il Parco emiliano o altri enti o associazioni abbiano presentato ricorso; vi sono stati movimenti a macchia di leopardo che non hanno portato a nessuna decisione; ora resta il ricorso al Consiglio di Stato, entro 120 giorni ma, intanto, l’iter per le trivellazioni potrebbe andare avanti. L’invito dei ministri a un incontro con il territorio? «Lo faremo con una lettera e mi auguro che l’invito venga accettato».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino