In 700 davanti al Comune contro i manganelli: «Diritto a manifestare»

PADOVA - In 700 si sono ritrovati davanti a Palazzo Moroni, sede del Comune di Padova, per dire basta alle azioni repressive. La chiamata alla mobilitazione è stata di Udu...

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PADOVA - In 700 si sono ritrovati davanti a Palazzo Moroni, sede del Comune di Padova, per dire basta alle azioni repressive. La chiamata alla mobilitazione è stata di Udu Padova, Verona e Venezia e della Rete degli studenti medi di Padova, dopo le violenze commesse dalla polizia a Pisa, sugli studenti che stavano manifestando in maniera pacifica. «Più repressione verrà attuata, più manganelli verranno usati sulla popolazione e più ci troveranno nelle strade e nelle piazze a prenderci i nostri spazi, a rivendicare il nostro diritto di manifestare» dichiara Domenico Amico, coordinatore Udu Padova. «In questo momento è impossibile non pensare al discorso di insediamento della Meloni, in cui esprimeva empatia nei confronti di studenti e giovani generazioni che si sarebbero mobilitate in piazza per fare opposizione al suo governo. È questa l'empatia a cui si riferiva? Cieca violenza e volti insanguinati di studenti pacifici?», chiede alla folla. 
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Il Gazzettino