Il Prosecco spopola in America: +16%. Ed è merito anche della versione rosé

Il Prosecco spopola in America: +16%
TREVISO - Crescita a doppia cifra per il Prosecco Doc negli Usa: dopo la contrazione del 2020, il mercato torna a spingere. E gli Stati Uniti si confermano il primo paese...

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TREVISO - Crescita a doppia cifra per il Prosecco Doc negli Usa: dopo la contrazione del 2020, il mercato torna a spingere. E gli Stati Uniti si confermano il primo paese importatore di bollicine doc, con un +16%. Merito anche del Prosecco rosé, che ha saputo rivitalizzare il mercato di fascia medio alta. Si è conclusa lo scorso 25 luglio la quarta edizione annuale della National Prosecco Week manifestazione avviata dal Consorzio Prosecco DOC nel 2018 nell'ambito delle azioni programmate per diffondere la cultura del proprio territorio di origine e spiegare le qualità, le origini e le caratteristiche del Prosecco DOC - ora anche del Prosecco DOC Rosé - al pubblico americano. 


I RISULTATI

Oggi stanno giungendo da Casa Prosecco di New York gli importanti risultati di queste attività. «I consumatori statunitensi - commenta il presidente Stefano Zanette - continuano a dimostrare un grande interesse per il Prosecco Doc. Lo confermano i dati 2021: dopo l'effetto penalizzante della pandemia nel 2020, che ha arrestato la crescita e comportato una contrazione dei consumi (-1%), nel primo quadrimestre di quest'anno le esportazioni di Prosecco Doc evidenziano la ripresa con una crescita in volumi pari al +16,2%, che pone gli Stati Uniti al vertice dei Paesi importatori di Prosecco». Il trend statunitense è importante anche perchè rivoluziona il prezzo di mercato anche della bollicina di Pianura. Un ulteriore segnale positivo sta nel fatto che il consumatore statunitense punta su produzioni di maggior pregio. 


VALORE NEL PREZZO

Infatti, negli Usa il Prosecco viene commercializzato allo scaffale a un prezzo medio di circa 13-15 dollari la bottiglia, range che assicura agli Stati Uniti la condivisione del podio tra i Paesi che più valorizzano il prodotto. «Abbiamo lavorato molto sulla comunicazione per riposizionare il nostro vino in un mercato più alto. Dagli Stati Uniti parte un trend positivo che speriamo abbia ripercussioni anche a livello europeo. Infine, - conclude Zanette le informazioni in nostro possesso dimostrano l'escalation dell'export verso gli States, con valori triplicati negli ultimi 10 anni che lasciano intuire le notevoli potenzialità ancora inespresse del mercato americano, sulle quali stiamo da tempo lavorando». Il progetto globale sugli Usa è stato calibrato con degustazioni on line e influencer, personaggi del mondo del food e star. Le azioni avviate, compresi seminari e degustazioni virtuali, hanno generato collegamenti con oltre 70 personaggi chiave del settore vino anche grazie alla conduzione di due personaggi molto noti negli States, i World Wine Guys: «Ci sentiamo onorati di essere stati coinvolti negli eventi programmati nella National Prosecco Week», hanno dichiarato Mike DeSimone e Jeff Jensen. «Poter trasmettere il nostro amore per il Prosecco Doc, condividendo informazioni anche sulla new entry Prosecco Doc Rosé, con operatori di settore, giornalisti e pubblico, su temi legati alla maggiore denominazione italiana, è stato per noi entusiasmante».

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Il Gazzettino