Farra e Follina, posato il ponte sul fiume Campea. Luca Zaia: «E' un tassello per il cammino delle colline del Prosecco»

FARRA DI SOLIGO (TREVISO) - Posato il ponte che collega Farra e Follina aggiungendo un ulteriore tassello al percorso nelle colline del prosecco. La passerella...

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FARRA DI SOLIGO (TREVISO) - Posato il ponte che collega Farra e Follina aggiungendo un ulteriore tassello al percorso nelle colline del prosecco. La passerella ciclopedonale, tra i comuni di Farra di Soligo e Follina, è stata finanziata da Regione Veneto e realizzata da Veneto Strade, ed è stata fortemente voluta e condivisa dalle due amministrazioni comunali che ne hanno finanziato la progettazione.

Il commento

«Oggi il ponte sul fiume Campea che unisce i comuni di Farra e Follina è stato posato e non possiamo nascondere la grande emozione. Un’opera fondamentale non solo per il Cammino delle Colline del Prosecco che sarà inaugurato in primavera, ma anche per dare un nuovo collegamento a chiunque desideri attraversare in bici o a piedi questi luoghi. Un’infrastruttura che da quasi 20 anni veniva richiesta dal territorio e che oggi è divenuta realtà proprio grazie alla presenza di un Sito Unesco e al fondamentale impegno del presidente Luca Zaia e dei sindaci di Farra e Follina. I valori Unesco sono anche questi: amore per la propria terra, collaborazione e passione che insieme ci permettono di realizzare azioni concrete a vantaggio di tutti». Queste le parole di Marina Montedoro, presidente dell’associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. «La passerella che è stata inaugurata oggi – commenta il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia - è un nuovo tassello di un progetto che si rivolge al turismo slow e all’escursionismo, attraverso le nostre Colline del Prosecco. Un’opera che consente, in modo sostenibile, di conoscere una realtà unica per paesaggio, storia, arte e operosità dell’uomo e che, non a caso, è Patrimonio dell’Umanità Unesco. Il ponte si inserisce in un modello consapevole di rispetto per l’ambiente, confermando un approccio di sfruttamento virtuoso del territorio nel solco di una tradizione di convivenza positiva tra uomo e ambiente». Il ponte è inserito nell’itinerario storico naturalistico del Cammino delle Colline del Prosecco che, per 51 chilometri e 4 tappe, unisce da ovest a est le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, che l’Unesco ha riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità nel 2019. «Sono davvero contento – aggiunge Mattia Perencin, sindaco di Farra di Soligo - perché sono molti anni che questo ponte era atteso dagli escursionisti e dagli amanti di questa zona, a maggior ragione ora che ci sarà anche il Cammino delle Colline del Prosecco. Si tratta di un’opera importante e architettonicamente molto bella e ben inserita nel paesaggio. Da un guado siamo passati a un’opera in sicurezza, frutto di un’importante sinergia tra l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco, la Regione Veneto che è stata fondamentale, le due amministrazioni comunali di Farra e Follina che ci credono da tempo, e Veneto Strade che l’ha creata. Con questo collegamento si è unita la parte del quartiere del Piave con la vallata ed è davvero un desiderio che diventa realtà per noi, i cittadini e tutti i turisti che verranno a visitare e a vivere le nostre Colline».

Le fasi successive

Dopo la posa di questa mattina, 6 febbraio, ora si passerà alla fase successiva, con la realizzazione delle opere complementari, la sistemazione del camminamento, il rinforzo spondale e il collaudo. «È stata una grandissima soddisfazione vedere la messa in posa di questo ponte – conclude Mario Collet, sindaco di Follina - Era una promessa che avevamo fatto da tempo ai nostri cittadini e oggi è stata mantenuta. Un grande grazie va alla Regione e al Presidente Luca Zaia che ci ha creduto fino in fondo, all’Associazione delle Colline Unesco e alla sinergia tra i due comuni di Follina e Farra. Davvero una grande emozione vederlo realizzato: oggi non sono solo state unite due sponde, ma due territori».

 

 

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Il Gazzettino