Pronto soccorso, i soldi non bastano per Spilimbergo e San Vito. Rallentano le opere

Pesano le richieste dei professionisti per aree più ampie e il generale rincaro delle materie prime usate nei cantieri

Pronto soccorso, i soldi non bastano per Spilimbergo e San Vito. Rallentano le opere
PORDENONE/UDINE - Serve un nuovo sforzo economico per portare a termine la maxi-operazione messa in cantiere appena dopo la pandemia e relativa ai Pronto soccorso di Spilimbergo e...

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PORDENONE/UDINE - Serve un nuovo sforzo economico per portare a termine la maxi-operazione messa in cantiere appena dopo la pandemia e relativa ai Pronto soccorso di Spilimbergo e San Vito al Tagliamento. Dai 900mila euro iniziali previsti dall’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, infatti, si è passati a un quadro economico decisamente più oneroso. E i motivi alla base dell’impennata del prezzo finale sono due: le migliorie richieste dai professionisti dell’urgenza e l’aumento congiunturale dei costi delle materie prime e dei cantieri in generale. Il risultato? Allo stato attuale mancano un milione e 325mila euro all’appello. Inevitabili, quindi, le ripercussioni sulle tempistiche e sulle operazioni decisive. 


COS’È SUCCESSO
Inizialmente, in piena pandemia, i lavori prevedevano 600mila euro di investimento per San Vito al Tagliamento e i restanti 300mila a beneficio del Pronto soccorso di Spilimbergo. Tante, le migliorie nel pacchetto, a partire da spazi più ampi e dalla predisposizione nei confronti dei percorsi separati in caso di agenti altamente infettivi. Durante l’iter procedurale per lo sviluppo dei progetti, però, il personale medico dei due presidi ospedalieri ha proposto delle modifiche e ampliamenti a quanto progettato negli studi di fattibilità. A San Vito, ad esempio, il nuovo accesso all’ospedale, di recente realizzazione, collocato a sud della struttura, comporta a tutt’oggi che l’area da destinare al Pronto soccorso possa venire completamente rivisitata in funzione dei cospicui incrementi volumetrici resisi disponibili dopo lo spostamento dell’accesso principale alla struttura. È stata così valutata l’opportunità di riorganizzare il Pronto soccorso ampliando l’area operativa e rispondendo alle volontà del personale medico di avere un’area presidiata dal personale medico raccolta e poco dispersiva. Quindi, sia per effetto dell’andamento dei prezzi delle opere edili ed impiantistiche, notevolmente incrementatisi nelle fasi successiva all’emergenza pandemica, che per la maggiore complessità degli interventi, la Regione aveva stanziato altri 700mila euro, portando il totale a un milione e 600mila euro. 


LA MAZZATA
«Alla luce di una valutazione complessiva effettuata anche di concerto con i progettisti del fabbisogno complessivo occorrente per dare compiuta attuazione agli interventi di riqualificazione dei Pronto soccorso, tenuto conto delle esigenze e necessità determinatesi come sopra illustrato, la spesa preventivata ammonta a 2,9 milioni di euro», si legge nel documento ufficiale dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale. Nel dettaglio, un milione e 490mila euro serviranno al Pronto soccorso di Spilimbergo e la cifra restante dovrà coprire l’intervento di San Vito al Tagliamento. Il nuovo finanziamento necessario, quindi, ammonta a 1,3 milioni di euro. 


Le conseguenze sono immediate e soprattutto inevitabili. L’attuale quadro di finanziamenti al momento disponibili non consente di procedere all’integrale affidamento di tutte le opere. A San Vito al Tagliamento, ad esempio, si procederà solamente all’incarico di progettazione mentre a Spilimbergo si potrà andare avanti con un primo stralcio dell’opera prevista in partenza. Si impiegheranno i 900mila euro per ora finanziati.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino