Cittadella sanitaria, il nuovo Pronto Soccorso nel 2023

Cittadella sanitaria, il nuovo Pronto Soccorso nel 2023
TREVISO - Il monoblocco della cittadella sanitaria del Ca' Foncello entrerà in funzione tra settembre e ottobre. E il prossimo anno il cuore pulsante del nuovo ospedale...

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TREVISO - Il monoblocco della cittadella sanitaria del Ca' Foncello entrerà in funzione tra settembre e ottobre. E il prossimo anno il cuore pulsante del nuovo ospedale sarà completato con la parziale ricostruzione dell'edificio che oggi ospita il pronto soccorso e con la realizzazione di un altro padiglione per l'area medica, entrambi direttamente collegati allo stesso monoblocco. Quest'ultimo rappresenta il polo ad alta intensità di cura. Qui ci saranno le sale operatorie centralizzate, che verranno usate già nell'ultima parte di quest'anno per recuperare gli attuali 5mila interventi chirurgici rinviati a causa dell'emergenza Covid, più le terapie intensive, il settore della diagnostica per immagini e radioterapia, i reparti di chirurgia, l'area parto, le degenze di ostetricia e la medicina nucleare.


I TRASLOCHI
L'Usl sta già mettendo a punto il piano per i traslochi. Poi si passerà alla fase due, che prevede la costruzione di tre nuovi edifici e la ristrutturazione di sei padiglioni. Nel 2023, nello specifico, cominceranno i lavori di ristrutturazione con parziale ricostruzione dell'edificio centrale che oggi ospita il pronto soccorso, il centro trasfusionale e i reparti di chirurgia. Scatterà anche la demolizione dell'edificio dove attualmente ci sono la Rianimazione generale e il dipartimento di Cardiochirurgia. Di pari passo, sempre il prossimo anno, inizierà l'intervento per la nuova area della formazione, con la realizzazione di un edificio destinato a diventare la sede del corso di laurea in Medicina. La tabella di marcia è incalzante. «La fase 2 è divisa in sotto-fasi precisano dall'Usl che permettono i lavori compatibilmente con il mantenimento in funzione dell'ospedale». Il Ca' Foncello, in altre parole, non verrà mai chiuso. «La prima sotto-fase prevede la ristrutturazione dell'edificio dov'è attualmente collocato il pronto soccorso e la demolizione di un edificio esistente per consentire la costruzione di un nuovo edificio dedicato a specialità prevalentemente mediche è, in sintesi, quanto si legge nel piano di sviluppo questi completeranno il cuore della cittadella sanitaria e saranno collegati al monoblocco tramite la main street dedicata allo spostamento di pazienti e visitatori tra i diversi edifici». «Il pronto soccorso sarà marginalmente interessato dai lavori di ristrutturazione si precisa e continuerà a funzionare durante i lavori sugli altri livelli».


AREA FORMAZIONE


La costruzione della nuova area della formazione con la sede universitaria, invece, andrà avanti per conto proprio. «Questa non è vincolata ad altri edifici o trasferimenti precisano dall'azienda sanitaria e si prevede che possa essere completata già all'inizio della fase 2». Una volta conclusi questi interventi, si penserà al resto, fermo restando che i dettagli sono ancora in fase di approfondimento. «La ristrutturazione con parziale ricostruzione dell'edificio oggi adibito alle specialità chirurgiche, che sarà destinato a funzioni di day hospital, day surgery e ambulatori concludono dall'Usl e la ristrutturazione dei restanti edifici esistenti, destinati alle degenze delle specialità mediche e anche ad attività ambulatoriali. Infine sarà realizzato l'edificio destinato all'area amministrativa». (m.f.) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino