L'ospite d'onore è il pronipote di Mussolini: il ristorante annulla la cena

Caio Giulio Cesare Mussolini, il bisnipote del duce, candidato alle Europee per il partito di Giorgia Meloni
CONSELVE (PD) Nel loro menu - specialità carne alla griglia e piatti della tradizione, pizzeria classica e con specialità Pizza Gourmet, carta dei vini, dolci di...

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CONSELVE (PD) Nel loro menu - specialità carne alla griglia e piatti della tradizione, pizzeria classica e con specialità Pizza Gourmet, carta dei vini, dolci di nostra produzione - i titolari del ristorante pizzeria Rosa, a Conselve, il dopocena a base di dottrina del fascismo proprio non lo vogliono. Lo hanno detto (e scritto a chiare lettere sul sito del locale) ieri: «Cari signori, tranquilli, non eravamo a conoscenza dei risvolti della cena... Per noi era solo una presentazione di un libro, di cui non conoscevamo il titolo. Così abbiamo deciso di annullare, a nostro discapito economico, la cena. Perché noi siamo apolitici». Tutto è nato da una iniziativa del circolo Fratelli d'Italia della non lontana Albignasego e dell'associazione Azione studentesca. Con le elezioni europee all'orizzonte, il circolo azzurro aveva organizzato per questa sera una cena, alla Rosa appunto, in cui, dopo pizza Gourmet e carne alla griglia, si sarebbe dovuto discutere «di dottrina del fascismo, con ospite d'onore Caio Giulio Cesare Mussolini, il bisnipote del duce, candidato alle Europee per il partito di Giorgia Meloni». Nelle intenzioni del circolo, un posto a tavola era riservato anche al leader del Veneto Fronte Skinheads. Ma l'atmosfera  si è fatta più incandescente del forno a legna della Rosa quando la notizia si è sparsa in paese, dopo che gli organizzatori avevano diffuso la locandina dell'evento che prevedeva la presentazione del saggio datato 1932, scritto a due mani da Benito Mussolini e Giovanni Gentile, e ristampato di recente. Emerso l'argomento del libro che avrebbe portato sotto braccio Caio Giulio Cesare Mussolini, sui titolari sono piovute critiche a valanga. 

IL DIETROFONTCosì ieri, ecco la retromarcia del locale, con i titolari a tentare di tranquillizzare i clienti sull'assenza di schieramenti politici. «Niente serata - sospira Mauro Rosa, che insieme al fratello Alessandro gestisce da qualche mese il locale nelle immediate vicinanze del centro cittadino - Siamo stati accusati di ospitare i fascisti nel nostro ristorante. Qualcuno ha anche lanciato l'idea di boicottarci, insomma di non venire più a mangiare da noi. Il fatto è che siamo stati presi in contropiede, non sapevamo del libro. E preferiamo subire un danno economico, avevamo già comprato i cibi, piuttosto che ci rimetta la nostra immagine». Enrico Pavanetto vice coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, solidarizza, nonostante la porta chiusa in faccia, con i titolari del locale: «Siamo dispiaciuti per chi doveva ospitare l'incontro, perché è stato oggetto di sterili polemiche. Mi sembra davvero una occasione persa per un confronto con la storia. Ma non ci facciamo peraltro intimidire, e se per gli amici del Conselvano fisseremo una nuova data, l'incontro di domani (oggi, ndr) lo facciamo comunque a Padova, con una diversa modalità, cioè in forma privata e su invito». Dove? Non è dato saperlo.
LE CRITICHEFortemente critici verso la cena con Mussolini Cgil e Anpi che, per bocca di Aldo Marturano, segretario generale, e Floriana Rizzetto, presidente provinciale, hanno manifestato «sconcerto e indignazione per l'iniziativa di Conselve promossa da organizzazioni e partiti, alcuni dei quali si richiamano esplicitamente al passato regime fascista. Non si tratta, evidentemente, di un approfondimento storico ma del tentativo di far rivivere idee, slogan, comportamenti che hanno caratterizzato un regime portatore di lutti e guerre al nostro Paese, negando i diritti e le libertà fondamentali, perseguitando gli oppositori politici, mandando allo sterminio dei lager i concittadini ebrei, rom, omosessuali».

Per Cgil e Anpi «l'ennesima occasione per alimentare il clima di razzismo dilagante, di criminalizzazione del diverso in cui l'Italia sta scivolando». Questa sera dunque, se nel ristorante-pizzeria di Conselve non si parlerà del saggio del duce, in una sala pubblica vicina verrà comunque organizzato «un incontro per riflettere sull'antifascismo e sui valori espressi dalla Costituzione, senza etichette di partito», come assicurano gli organizzatori.
Nicola Benvenuti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino