Ex Concordi, nuovo progetto: il 15 gennaio il via al cantiere

Il rendering del Concordi così come si presenterà una volta ultimato il progetto, i lavori partiranno a metà in gennaio
PADOVA - I lavori cominceranno il 15 gennaio. Una data storica, che conclude un iter che dura da 13 anni, e che sancisce l’inizio di un mega intervento di recupero di...

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PADOVA - I lavori cominceranno il 15 gennaio. Una data storica, che conclude un iter che dura da 13 anni, e che sancisce l’inizio di un mega intervento di recupero di un edificio a due passi dal Duomo, il quale in precedenza era stato un fulcro della vita dei padovani, ma che da tempo si trova in un cono d’ombra caratterizzato dal degrado, aggravato dalle lungaggini burocratiche legate alla futura vocazione del pianterreno, che hanno ritardato la trasformazione del sito. Oggi, infatti, verrà depositata in Comune la dichiarazione di apertura dei cantieri di recupero dell’ex Cinema Concordi di via degli Obizzi, i cui interni saranno rivoluzionati e destinati a nuove funzioni, mentre la facciata di mattoni rossi, vincolata dalla Soprintendenza, sarà oggetto di un intervento di ripulitura, ma manterrà l’assetto attuale. Resteranno al loro posto, a testimoniare il passato del sito, sia la grande scritta originaria “Cinema Teatro Concordi”, che l’incisione lapidea, la quale riporta al 1652, quando Pio Enea degli Obizzi aveva fondato lì un importante polo teatrale.


 

LA NOVITÀ
I proprietari sono oggi Paolo Stimamiglio e i figli Massimiliano e Ferdinando, titolari della Stiferite, azienda leader per la produzione di isolanti termici in schiuma poliuretanica. 
Palazzo Concordi sarà inaugurato nella primavera del 2023 e resterà alla famiglia. L’investimento per il nuovo progetto esecutivo, firmato dall’architetto Marco Mocellini, ammonta a 3 milioni di euro, un 30% in più di quanto preventivato, a causa dei rincari subentrati per i materiali.
 

IL PROGETTO
Il primo stralcio prevede lavori di demolizione, pulizia e ristrutturazione degli interni, dove l’inattività forzata ha causato danni provocati dalle infiltrazioni d’acqua dal solaio, e la messa in sicurezza dell’edificio con rinforzi strutturali, che saranno determinati dopo l’effettuazione di una serie di sondaggi in programma nei prossimi giorni. All’inizio del 2023 si arriverà al grezzo e poi si procederà con le finiture. 
Al pianterreno si insedierà un’attività di ristorazione di qualità (ci sono già alcune candidature prestigiose) con tavolini sulla piazzetta esterna che si trasformerà in plateatico delimitato dall’attuale muretto, rinforzato da un’inferriata di recinzione, che ricorderà le architetture dell’epoca.


Al primo piano, nella parte frontale troveranno posto uffici, mentre dietro, dove c’era il cavedio del cinema, saranno realizzati i posti auto con accesso laterale da via Obizzi, a uso esclusivo dei tre appartamenti previsti nell’immobile, tra cui l’attico con terrazza-giardino di 600 metri quadri, nata come cinema all’aperto: anche per quest’ultima sarà conservata l’impostazione originaria, con le due serre laterali, adibite però ad altre funzioni, così come verrà “rifatto” il campo da bocce, e sarà salvata la suggestiva grata storica sulla parete del palazzo che arieggiava la sala del proiezionista. E dove sarà possibile i materiali esistenti, pur non essendo lussuosi, verranno recuperati, come ad esempio i pavimenti in parquet.

 

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Il Gazzettino