Profugo colpisce Smart a calci e pugni senza motivo. «E io mi tengo il danno»

foto di repertorio
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UDINE -  «Sono allibita e disgustata. C'è scritto che la legge è uguale per tutti. Ma non è così. Io mi tengo il danno e me lo pago; chi lo ha provocato è tutelato». È l'amaro sfogo pronunciato ieri da un'udinese sulla cinquantina. Domenica mattina aveva parcheggiato la Smart in via Aquileia ed era entrata in un bar. Neanche un'ora più tardi se l'è ritrovata pesantemente danneggiata. Un cittadino afgano, 24 anni, richiedente asilo, regolare, ospite in una struttura cittadina, poi arrestato dalla Polizia, sarebbe passato lungo la via e senza alcun motivo si sarebbe accanito contro la vettura, colpendola con calci e pugni e causando danni per un ammontare stimato di circa 1.500 euro: uno specchietto retrovisore rotto, un fanale del gruppo ottico anteriore distrutto e il cofano sforzato.


Alla scena ha assistito una passante che ha chiamato il numero di emergenza e ha seguito, a debita distanza, l'autore del gesto, rimanendo sempre in contatto con la sala operativa della Questura. Due pattuglie della Volante hanno accerchiato l'uomo bloccandolo. Sentita la testimonianza della passante e raccolta la denuncia della proprietaria, la Polizia ha arrestato il giovane con l'accusa di danneggiamento aggravato. Al processo per direttissima ieri si è presentata anche la vittima. Ma quando, dopo la richiesta di convalida dell'arresto del pm onorario, ha preso la parola il difensore d'ufficio del giovane, ha «preferito uscire dall'aula». «Ha cercato di farla passare per una bravata liceale, non lo accetto racconta delusa la donna -. Assolutamente non mi sento tutelata dalla giustizia». La signora ci tiene però a ringraziare la passante e la Questura di Udine. La difesa aveva chiesto che non venisse convalidato l'arresto, trattandosi di «una condotta deprecabile, non giustificabile, ma riconducibile a una ragazzata, non tale da giustificare una misura precautelare per un soggetto regolare e incensurato». Ma il giudice lo ha convalidato. Non essendo stata richiesta nessuna misura, il 24enne è stato poi scarcerato. La difesa ha ottenuto un termine per cercare di risarcire il danno.

Nella notte tra domenica e lunedì, una pattuglia dell'Italpol è invece intervenuta in soccorso di una donna rumena che si sbracciava sulla strada a Zugliano chiedendo aiuto. La donna avrebbe riferito di essere stata aggredita da tre connazionali, a cui aveva chiesto un passaggio da Udine. Sul caso stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Latisana per delineare i contorni di un litigio che sarebbe scoppiato per motivi non ben chiari nel breve tragitto. I presunti aggressori sono sempre rimasti sul posto.
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Il Gazzettino