Profughi vicino alla scuola, prefetto contestato dai residenti contrari

foto di Emanuele Esposito
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MUGGIA - E' stato un confronto particolarmente acceso quello andato in scena ieri sera con il prefetto Annapaola Porzio e il sindaco di Muggia Laura Marzi. Il dissenso di una parte dei residenti, tra cui molte mamme, per l'arrivo entro il fine settimana di massimo 20 profughi nell'ex asilo delle suore canossiane, accanto ad una scuola elementare e una palestra, si è manifestato a colpi di contestazioni verbali e sfoghi nei confronti del commissario di governo che ha comunque voluto metterci la faccia, è la prima volta che succede, per rassicurare la cittadinanza su quella che è una soluzione temporanea che non recherà alcun problema alla vita civile della comunità di Aquilinia. All'appuntamento erano presenti circa 200 persone, un numero che è andato oltre alle aspettative iniziali. Tutto sotto controllo, ha assicurato il prefetto come del resto nei giorni scorsi ha fatto lo stesso vescovo di Trieste monsignor Giampaolo Crepaldi attribuendosi la decisione e chiedendo di recuperare la compostezza dei fatti a fronte di un «caso indebito». I migranti saranno controllati da un custode al primo piano della struttura scelta per dare loro accoglienza: al piano terra della stessa si trovano però le aule del catechismo da quale diverse mamme hanno scelto, preoccupate, di ritirare i propri figli considerando il luogo non idoneo al fine di tutelarli. La cittadinanza però non si è convinta, anzi al termine dell'incontro molti erano i visi arrabbiati ma il prefetto fino all'ultimo, l'incontro è durato un'ora e mezza, ha cercato di rassicurare sul fatto che la sicurezza verrà garantita al cento per cento.
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Il Gazzettino