Profughi, il prefetto: «Se comuni non collaborano, saremo noi ad imporci»

Profughi, il prefetto: «Se comuni non collaborano, saremo noi ad imporci»
VERONA - «Se i comuni che non hanno ancora profughi non cominciano a collaborare, saremo noi ad imporci e ad inviarli, perché tutti devono impegnarsi a fronteggiare...

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VERONA - «Se i comuni che non hanno ancora profughi non cominciano a collaborare, saremo noi ad imporci e ad inviarli, perché tutti devono impegnarsi a fronteggiare questa emergenza che non accenna a finire». Lo ha detto il prefetto di Verona, Salvatore Mulas, parlando a margine della tradizionale conferenza stampa di fine anno.


Quasi la metà dei comuni veronesi (47 su 98) attualmente non ospitano richiedenti protezione internazionale, ma il prefetto di Verona ha fatto capire che in futuro questa distribuzione sarà destinata a cambiare: «Io non lascio nessuno per strada», ha dichiarato Mulas. «Ci siamo sentiti soli - ha aggiunto - e continuiamo a sentirci così. Noi non vorremmo imporre niente, vorremmo condividere tutto con i sindaci che conoscono il territorio. Io dico sempre che dovrebbero gestire loro la cosa e che dovrebbero starci vicini per condividere le soluzioni migliori. Ho chiesto più volte ai primi cittadini di incontrarci ma alcune volte non è stato così».

Attualmente in tutta la provincia di Verona sono ospitati 2.700 richiedenti asilo e sulle requisizioni di alberghi che hanno scatenato proteste e manifestazioni di piazza, il prefetto ha spiegato che «sono uno strumento in nostro possesso». Infine sul nuovo accordo sottoscritto tra il Viminale e l'Anci: «Cambierebbe tanto se tutti aderissero altrimenti tutto resterebbe immutato. Continueremmo a distribuire migranti sul territorio dove troviamo location». «Ma io faccio un appello ai sindaci: stiamo insieme e vediamo di trovare una soluzione, altrimenti saremo costretti ad imporre la presenza in alcune zone della provincia» ha concluso Mulas. 
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Il Gazzettino