Arrivati i primi sei profughi ucraini in fuga dalla guerra: è un ricongiungimento familiare. La Provincia: «Pronti ad accoglierne altri»

Arrivati i primi sei profughi ucraini in fuga dalla guerra: è un ricongiungimento familiare. La Provincia: «Pronti ad accoglierne altri»
TRENTO - «Il settore delle politiche sociali della Provincia di Trento è stato attivato per contribuire all'accoglienza dei primi richiedenti asilo provenienti...

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TRENTO - «Il settore delle politiche sociali della Provincia di Trento è stato attivato per contribuire all'accoglienza dei primi richiedenti asilo provenienti dall'Ucraina». Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, in riferimento ai primi due nuclei familiari in fuga dal conflitto arrivati in Trentino. Si tratta di sei persone, legate fra loro da vincoli di parentela e che stanno facendo tappa a Trento dove, affrontando non poche difficoltà, si sono ricongiunte con altri parenti che sono già in Trentino.

«Siamo in contatto con il Commissariato del Governo ed il Comune di Trento - aggiunge Fugatti - ed abbiamo attivato anche Cinformi dal momento che ci attendiamo nuovi arrivi in Regione, in particolare donne con bambini al seguito».

La manifestazione

Circa duemila persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata in piazza Dante a Trento per chiedere la fine della guerra in Ucraina. All'appuntamento, indetto da associazioni e sindacati, hanno aderito anche cittadini ucraini che vivono in Trentino, molti dei quali hanno parenti rimasti in patria. Come Yana, colf che vive in Trentino da vent'anni, attende con ansia la figlia, scappata tre giorni fa da Kiev assieme al bimbo di un anno e mezzo e al compagno. «Sono riusciti ad arrivare in auto al confine con la Polonia e poi, passando dall'Ungheria e dalla Slovenia, dovrebbero riuscire ad arrivare in Italia. Li stiamo aspettando», racconta con gli occhi lucidi. Presenti in piazza anche i rappresentanti istituzionali come il vicepresidente della giunta provinciale, Mario Tonina, il presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder, ed il sindaco di Trento, Franco Ianeselli.

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Il Gazzettino