Caos profughi, il prefetto di Treviso: «Miracoli finiti e nessuno ci aiuta»

Caos profughi, il prefetto di Treviso: «Miracoli finiti e nessuno ci aiuta»
TREVISO - «Siamo riusciti in un miracolo, ma non sarà possibile farne altri». Il prefetto di Treviso Maria Augusta Marrosu sceglie una metafora teologica per descrivere quanto...

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TREVISO - «Siamo riusciti in un miracolo, ma non sarà possibile farne altri». Il prefetto di Treviso Maria Augusta Marrosu sceglie una metafora teologica per descrivere quanto avvenuto nelle ultime 48 ore in città. Prefettura e forze dell'ordine si sono trovate a gestire il più grande arrivo di profughi mai registrato nella Marca. Una vera e propria corsa contro il tempo per sbrigare le pratiche burocratiche e i controlli sanitari ma soprattutto per trovare una sistemazione a tutti, o quantomeno un alloggio di fortuna, un tetto per poter passare la notte.




«Abbiamo avuto grossissime difficoltà, ma siamo riusciti addirittura a superare noi stessi in quella che credevamo un impresa non possibile».



Chi ha risposto al vostro appello per l'accoglienza di un numero così elevato di immigrati?

« Praticamente nessuno. Nonostante le lettere e le richieste che abbiamo fatto gli appelli sono caduti nel vuoto. Solo la Caritas e le altre associazioni ci hanno aiutato».



Nessuna risposta da parte dei sindaci degli altri comuni della provincia?

«Purtroppo anche in questo caso nulla di buono. Non ho avuto riscontri positivi e, anzi, in alcuni casi le risposte sono state estremamente negative».



La soluzione di riaprire le caserme o altre strutture pubbliche non è più stata percorsa?

La ricerca è stata infruttuosa. Si tratta esclusivamente di strutture fatiscenti e anche l'ipotesi di accoglierli in tendopoli allestite all'esterno degli edifici non è possibile per motivi di sicurezza. Al momento non ci sono altri palazzi pubblici in grado di accoglierli».



Anche il comune di Treviso vi ha manifestato le sue difficoltà.

«Ci è stato annunciato che a breve anche il dormitorio non sarà più disponibile perchè la struttura di solito viene usata per i senzatetto durante l'inverno ed è quindi necessario liberarla».



Intanto nelle prossime ore ne arriveranno altri 45. Come farete?

« Abbiamo avviato una ricognizione e pare che diverse decine tra quelli arrivati nelle ultime 48 ore abbiano già lasciato i loro alloggi. Inevitabilmente useremo quei posti per le persone che arriveranno nelle prossime ore».



Oltre all'emergenza dell’accoglienza sono emerse altre criticità?

«Abbiamo sottoposto tutti ad un nuovo controllo medico sanitario e poi di tipo burocratico. Infine ci siamo attivati per trovare una struttura che li potesse accogliere. Ed è stato uno sforzo enorme per tutti gli operatori».



A questo punto sarà necessario l'intervento del governo? «È da mesi che scrivo a Roma segnalando le difficoltà. I miracoli difficilmente riescono due volte». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino