TARVISIO - Incredibile ma vero: nemmeno uno. Il popolo dei migranti sembra essersi dissolto come nebbia al mattino: le pattuglie miste delle Polizie italiana e austriaca che ieri...
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Il passaparola sui social media deve aver funzionato con particolare efficacia se ieri le pattuglie miste si sono trovate di fronte al "non-fenomeno" dei migranti. Soddisfazione, anzi un vero quanto insolito plauso è stato espresso per il Siulp dal segretario tarvisiano del sindacato di Polizia, Luca Onofrio. «Ho piena fiducia che il fenomeno d’ora in poi regredirà - spiega - anche se occorre vigilare sulle possibili alternative di passaggio».
Infatti: ora la domanda è piuttosto semplice. Fino a quando durerà? O meglio: per dove cominceranno a passare? «Qualora i passaggi, che grazie agli accordi con il Governo di Vienna sono vistosamente diminuiti negli ultimi due mesi, dovessero intensificarsi su strada - annuncia la comandante Tittoni - le nostre autorità sono pronte ad esercitare per più fitti controlli sulla viabilità la medesima pressione già manifestata per i controlli sui treni alle autorità austriache», che peraltro «si sono sempre dimostrate del tutto disponibili a collaborare».
I treni da controllare sono mediamente 12 ogni 24 ore, più eventuali convogli straordinari. Si controllano anche quelli provenienti da Monaco di Baviera e si impiegano 30 agenti della Polizia di frontiera, 10 colleghi della Polizia ferroviaria che danno man forte nelle stazioni, il personale del Reparto mobile distaccato a Tarvisio e i soldati che affiancano la Polizia in questo lavoro senza sosta.
E se adesso i flussi si sfogassero verso Gorizia e Trieste? «In entrambi i casi - risponde Irene Tittoni - sono già presenti presidi di sorveglianza adeguati, i quali giornalmente contrastano la criminalità che sfrutta i migranti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino