Profughi spacciatori: centinaia di dosi vendute anche a 12enni

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TRIESTE - La Polizia di Trieste ha arrestato sei cittadini afghani e pachistani, tutti richiedenti protezione internazionale, per traffico di sostanze stupefacenti. Gli stranieri, che spacciavano in prossimità della stazione ferroviaria (tra le vie Geppa, Trento e Ghega), erano diventati punto di riferimento per giovanissimi acquirenti di hashish (anche un 70enne). Centinaia le vendite accertate in poco tempo dagli agenti della Squadra Mobile, che hanno identificato un gruppo di clienti minorenni tra 12 e 16 anni. L'operazione ha portato al sequestro di un centinaio di dosi già confezionate (180 grammi complessivi di hashish) e di denaro provento dello spaccio (600 euro in banconote di piccolo taglio). La droga veniva venduta in piccoli quantitativi ma con insistenza: ogni "stecchetta" costava 10 euro.

 


Il blitz finale, dopo due settimane di indagini, è avvenuto giovedì scorso in via Milano 11 dove un appartamento è stato perquisito: al suo interno gli agenti hanno trovato lo stoccaggio del denaro e le dosi (per un centinaio di spacci) nascoste in una pianta. Si tratta di richiedenti asilo che hanno a disposizione vari appartamenti tramite enti ed associazioni e ai quali possono accedere pur non vivendovi. Il capo della Squadra Mobile invita le famiglie a prestare molta attenzione e a vigilare quando i figli rientrano a casa: come vengono spesi i soldi a loro disposizione, se hanno gli occhi lucidi o l'alito di mentolo «per affrontare alla radice il problema». 
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Il Gazzettino