Profughi, patto nel fronte del no «Il prefetto Impresa vada via»

I sindaci contrari all'accoglienza ai boat people
MESTRINO - «Chiediamo le dimissioni del prefetto, Patrizia Impresa se ne vada da Padova. Non ha mai convocato i sindaci, non ci ha comunicato l'ampliamento della tendopoli...

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MESTRINO - «Chiediamo le dimissioni del prefetto, Patrizia Impresa se ne vada da Padova. Non ha mai convocato i sindaci, non ci ha comunicato l'ampliamento della tendopoli della Prandina che abbiamo appreso dalla stampa, e del quale nemmeno il Demanio era al corrente. Un prefetto di questo tipo non può rimanere in città».




Lo afferma il sindaco Massimo Bitonci, chiudendo la riunione nella quale è stato illustrato il documento firmato da 27 sindaci e 40 consiglieri comunali della provincia che dice «no a qualsiasi tipo di accoglienza sia essa macro, micro o diffusa a nuovi immigrati».



«Da oggi partirà una mobilitazione molto pesante, attuata con tutti i metodi legali e amministrativi a disposizione contro l'invasione che stiamo subendo - continua Bitonci - i firmatari rappresentano 629.000 abitanti della provincia di Padova, la maggioranza della popolazione che dice no all'invasione. Vogliamo che in nessun altra zona della provincia accada quanto successo alla Prandina, una tendopoli fuori di ogni regola ma dove Ulss, Vigili del fuoco e altri Enti cui sono state chieste ispezioni affermano essere tutto in regola in quanto si tratta della Prefettura».



Tutti concordi i sindaci presenti sul fatto che non si tratta di profughi ma di clandestini, dei quali solo una minima parte, in media uno su dieci vedrà riconosciuto lo status di profugo.



«Il nostro è un documento di non condivisione della politica di un Governo inerme che come unica attività svolge quella di recuperare in acqua internazionali - dice Marco Valerio Pedron sindaco di Mestrino - il Prefetto con un atto d'imperio ci obbligherà ad ospitarli ma sul territorio abbiamo difficoltà vere da affrontare per i nostri cittadini».

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Il Gazzettino