Profughi, il vescovo: «La Chiesa si dissocia dal marcio delle falsità»

Profughi, il vescovo: «La Chiesa si dissocia dal marcio delle falsità»
TRIESTE - Una dura presa di posizione è giunta dal vescovo, monsignor Giampaolo Crepaldi durante l'omelia della solenne celebrazione per il Patrono della città,...

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TRIESTE - Una dura presa di posizione è giunta dal vescovo, monsignor Giampaolo Crepaldi durante l'omelia della solenne celebrazione per il Patrono della città, san Giusto nell'omonima cattedrale, in merito all'arrivo di una ventina di migranti ad Aquilinia (Muggia) che troveranno accoglienza nell'ex asilo delle suore canossiane: «Le falsità che sono state scritte e dette sono solo espressione di un marcio con il quale la Chiesa di Trieste e il suo Vescovo non hanno niente da spartire».  Il parroco della località, don Paolo Iannaccone, aveva denunciato nei giorni scorsi un danneggiamento alla propria vettura (fanalino rotto), collegando l'episodio al malcontento scaturito dalla decisione di ospitare un gruppo di migranti nella struttura parrocchiale. Alcuni abitanti, tra cui diverse mamme, avevano manifestato inoltre preoccupazione e hanno protestato con il prefetto sostenendo la pericolosità della presenza dei migranti in un edificio a poca distanza da una scuola elementare.


Mons. Crepaldi ha sottolineato che la decisione «fu mia e resta tale, secondo i tempi e le modalità che sono stati concordati opportunamente con le Istituzioni. Con il parroco di Aquilinia e con il Direttore della Caritas, anche in un recentissimo incontro a tre, si è confermato inoltre di portare avanti questa doverosa esperienza con stile cristiano, convinti essere quello più consono al rispetto che si deve ai nostri fratelli e sorelle migranti: primo, operare nel silenzio, senza personalismi e senza l'utilizzo delle trombe mediatiche, perché il Signore ci sollecita a fare la carità in modo che la mano destra non sappia quello che fa la sinistra; secondo, tenersi a debita distanza da eventuali condizionamenti politici, perché la Chiesa deve rispondere solo al suo Signore; terzo, tenere sempre aperto il canale del dialogo con i componenti la comunità cristiana - ha precisato - soprattutto quando sorgono problemi pastorali». Sulla questione migranti, infine, il vescovo ha citato l'«illuminante criterio offertoci recentissimamente dal Santo PadreFrancesco» in tema di accoglienza, ribadendo che «non è umano chiudere le porte, non è umano chiudere il cuore e alla lunga questo si paga, si paga politicamente, come anche si paga politicamente una imprudenza nei calcoli e ricevere più di quelli che si possono integrare».
«I video che saranno riversati ad hoc in rete nelle prossime ore non faranno altro che cercare di
rafforzare l'idea che Muggia sia una nuova Gorino. Ma così non è. Perché Muggia non è solo questo, è anche civiltà, solidarietà e umanità». Lo afferma oggi Laura Marzi, sindaco di Muggia

( Trieste), dove l'arrivo di alcuni profughi in una struttura parrocchiale nella frazione di Aquilinia. «Quella dei cittadini - precisa il sindaco - è una paura legittima, sia chiaro, di fronte peraltro ad una mediatizzazione fortissima degli effetti di un caos che fa notizia solo a suon di esempi negativi».
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Il Gazzettino