Boom di profughi l'allarme dell'assessore Roberti: «Clandestini, vertice al ministero»

Profughi, aumentano gli arrivi in Friuli Venezia Giulia
UDINE - Gli ultimi in ordine di tempo sono stati rintracciati ieri, 70 migranti individuati nella notte tra domenica e lunedì in zona Udine Nord, portati per le verifiche...

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UDINE - Gli ultimi in ordine di tempo sono stati rintracciati ieri, 70 migranti individuati nella notte tra domenica e lunedì in zona Udine Nord, portati per le verifiche sanitarie alla ex caserma Cavarzerani. In mattinata altri 34 sono stati individuati mentre transitavano sulla carreggiata che dal Rio Ospo porta a Montedoro, sulla strada statale 15 a Trieste. Numeri che spingono l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, a ribadire la richiesta di un vertice urgente con il ministro dell'Interno. È opportuno che la Conferenza delle Regioni interpelli direttamente il Viminale per comprendere quali siano le intenzioni dell'attuale Governo in tema di immigrazione, ha detto l'esponente dell'esecutivo regionale ribadendo la necessità di affrontare la questione degli sbarchi e della rotta balcanica dove i numeri sono in espansione e rimarcando che in Friuli Venezia Giulia dal primo gennaio al 10 maggio stiamo registrando un aumento che si attesta attorno al 20 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. 

L'ASSESSORE

Non sono più rinviabili provvedimenti per arginare il fenomeno che è in crescita e che, con l'arrivo dell'estate potrebbe assumere dimensioni preoccupanti. L'inerzia va superata e la questione va affrontata concretamente senza contrapposizioni di carattere ideologico ha concluso Roberti. Il Commissario di Governo del Friuli Venezia Giulia e prefetto di Trieste, Valerio Valenti, che mercoledì sarà a Roma per essere ascoltato in commissione Schengen alla Camera, ha inquadrato sempre ieri il fenomeno: Abbiamo un fenomeno crescente degli arrivi su Udine rispetto a Trieste e Gorizia e si è modificato il fenomeno dei minori non accompagnati, perché adesso rispetto all'anno scorso sono molto piccoli. Valenti ha spiegato comunque che i dati sono in linea con il 2019 e il 2020 e che non abbiamo segnali particolari di una ripresa degli arrivi, ma è uno di quei fenomeni che può esplodere da un momento all'altro. Allo stesso tempo rimane il problema dell'individuazione degli spazi per fare le quarantene. In merito alla pratica delle cosiddette riammissioni' in Slovenia, Valenti ha detto che non ci sono novità e il Ministero non ha dato indicazioni alle forze di polizia e ai prefetti, quindi si continua a operare come si faceva prima delle riammissioni.

MINORI

Sempre a causa della rotta balcanica, in Friuli Venezia Giulia il 75 per cento delle persone scomparse risulta minorenne, contro una media nazionale del 50. In base ai dati della questura di Trieste, diffusi in occasione della Giornata internazionale dei bambini scomparsi, i minori si allontanano quasi sempre volontariamente dalle strutture a cui sono affidati a seguito del rintraccio da parte delle forze dell'ordine. Nel secondo semestre 2020, le segnalazioni di minori scomparsi gestite dalla Questura di Trieste sono state 543 di cui 533 riferibili ad allontanamenti volontari. Solo una minima parte di coloro che si allontanano volontariamente sono rintracciati dalle forze di polizia, per lo più in Germania o nei pressi delle frontiere con Francia o Svizzera.
 

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Il Gazzettino