PADOVA - Il sopralluogo dei tecnici dell'Ulss, richiesto dal Comune di Padova, ha dato esito positivo: nell'ex caserma Prandina ci sarebbero quindi le condizioni per...
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«In Italia funziona così: i cittadini pagano tasse come in nessun altro Paese europeo e mantengono un infinito apparato burocratico che ne ostacola ogni libera iniziativa, anche di carattere imprenditoriale - commenta il sindaco Massimo Bitonci - Lo Stato, invece, fa quel che vuole e non rispetta le stesse leggi che valgono per il popolo e che fa applicare senza pietà. La scusa è sempre la stessa: l'emergenza».
«Così nell'ex Caserma Prandina: un'area degradata, su cui doveva sorgere, secondo il programma elettorale votato dalla maggioranza dei padovani, il parcheggio del centro della città, è diventata di colpo idonea per l'accoglienza dei clandestini che Governo e Prefettura non sanno più dove mettere - prosegue - Alla faccia dei padovani che per farsi un caminetto, ristrutturare una veranda o aprire un chiosco devono aspettare mesi e richiedere verifiche di ogni genere». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino